Nell’ambito della crescente preoccupazione per le frodi online, JPMorgan Chase Bank ha annunciato nuovi provvedimenti destinati a proteggere i clienti durante le transazioni tramite Zelle. A partire dal 23 marzo, la banca implementerà procedure per ritardare, rifiutare o bloccare i pagamenti Zelle identificati come provenienti da contatti sui social media, come riportato da Bleeping Computer. Questa manovra mira principalmente a contrastare le truffe che hanno coinvolto i clienti della banca nell’ultimo anno, con un focus particolare sulle transazioni non sicure.
La sicurezza delle transazioni e il ruolo di Zelle
Zelle è un servizio di pagamento digitale che consente trasferimenti rapidi tra conti bancari, senza la necessità di utilizzare contante o assegni. Nonostante la comodità , Zelle mostra una notevole mancanza di protezione per gli acquisti, esponendo i clienti a un rischio elevato di frodi online. Tra giugno e dicembre 2024, il 50% delle segnalazioni di truffe inviate dai clienti Chase riguardava transazioni effettuate tramite Zelle. Questo dato mette in luce l’urgenza di attuare misure di sicurezza più rigide per tutelare gli utenti da truffatori che sfruttano le piattaforme social.
Nel contesto di queste nuove politiche, Chase chiarisce che Zelle non dovrebbe essere utilizzato per effettuare acquisti da venditori che operano via social media o app di messaggistica. Secondo la banca, il servizio è concepito esclusivamente per il pagamento a persone di fiducia, come amici e familiari, escludendo quindi transazioni con soggetti sconosciuti. Le misure preventive contribuiranno a ridurre il numero di truffe, impostando un filtro su pagamenti ritenuti a rischio.
L’allerta sulle frodi e il ruolo dei social media
Il numero di frodi perpetrate tramite Zelle ha superato la somma di 870 milioni di dollari. Questo dato allarmante è emerso da una causa intentata dal Bureau per la Protezione Finanziaria dei Consumatori degli Stati Uniti contro Early Warning Services e tre banche, tra cui JPMorgan Chase. Secondo la denuncia, è emerso che il servizio Zelle è stato lanciato in fretta per competere con altri strumenti di pagamento, senza implementare adeguate misure di sicurezza a favore dei consumatori.
Le testimonianze raccolte evidenziano come i clienti truffati siano stati privati di assistenza, trovandosi a contattare direttamente i truffatori per cercare di recuperare i propri fondi. Inoltre, è stata sollevata la responsabilità delle banche nel non indagare sufficientemente sulle denunce oppure nel non fornire i rimborsi già previsti dalla legge. Questo scenario ha spinto Chase a rivedere le proprie politiche di sicurezza e di assistenza al cliente.
Come proteggersi dalle frodi su Zelle
Considerata l’assenza di protezioni sulle transazioni effettuate con Zelle, è importante adottare alcune precauzioni quando si utilizzano metodi di pagamento digitali. È fondamentale limitare l’uso di Zelle solo per trasferimenti verso familiari e amici, evitando di effettuare transazioni con persone sconosciute. Una delle indicazioni più chiare è di non utilizzare Zelle per pagamenti a soggetti sconosciuti che chiedono di spostarsi su piattaforme di messaggistica alternative.
In aggiunta, è sconsigliato accettare pagamenti tramite carte regalo, poiché rappresentano un segnale inequivocabile di truffa. Se ci si trova in una situazione in cui viene richiesto di inviare denaro in anticipo per riservare un bene, è altamente probabile si stia affrontando un tentativo di frode. È altresì importante non condividere mai le credenziali bancarie, come username e password, al telefono, in quanto può trattarsi di una comune tattica di phishing utilizzata per sottrarre dati personali ed economici.
Con l’introduzione di queste nuove misure, JPMorgan Chase si impegna a migliorare la sicurezza dei pagamenti Zelle, garantendo una maggiore protezione ai propri clienti e contribuendo a combattere le frodi digitali.