Il Regno Unito chiude centinaia di siti web con l'entrata in vigore dell'Online Safety Act

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Il Regno Unito si appresta a intraprendere un cambiamento radicale nel panorama digitale con l'imminente attuazione dell'Online Safety Act. Questa normativa imporrà rigide misure di sicurezza alle piattaforme online, mirando a proteggere gli utenti, in particolare i più giovani, da contenuti pericolosi o illegali. Si prevede che centinaia di siti web, inclusi forum e servizi di hosting, chiuderanno le loro porte a causa dell'impossibilità di conformarsi a questi nuovi requisiti.

La decisione di Microcosm e la chiusura dei siti

Microcosm, un noto servizio di hosting che gestisce oltre 300 siti web di diverse categorie, ha annunciato la sua intenzione di disattivare tutte le piattaforme entro il 16 marzo 2025. La ragione principale di questa decisione è l'incapacità dell'azienda di adeguarsi ai complessi requisiti imposti dalla legge. Il titolare di Microcosm ha sottolineato come tali disposizioni prevedano "sproporzionate responsabilità civili", creando un ambiente di lavoro troppo rischioso per piccole e medie imprese.

Il nuovo regolamento, concepito per vigilare più da vicino i contenuti presenti online, prevede che ogni sito e app si sottoponga a valutazioni approfondite riguardo ai rischi connessi alla presenza di contenuti illeciti. Questa misura è particolarmente orientata alla protezione dei minoreni, i quali potrebbero essere vulnerabili a materiali dannosi. Le sanzioni per il mancato rispetto della normativa potrebbero arrivare fino a 18 milioni di sterline, sollevando ulteriori preoccupazioni per quei gestori di siti che non dispongono delle risorse necessarie per conformarsi.

Le misure introdotte dall'Ofcom

L'Ofcom, ovvero l'Ufficio delle Comunicazioni del Regno Unito, ha elaborato un pacchetto di oltre 40 misure atte a garantire la sicurezza online. Tra queste spicca l’obbligo per i fornitori di designare un responsabile senior all'interno della propria organizzazione, che dovrà vigilare sulla conformità della piattaforma e gestire segnalazioni e reclami relativi a contenuti illeciti.

In aggiunta, tutte le piattaforme dovranno adottare pratiche di moderazione più efficaci. Ciò include la creazione di strumenti di segnalazione facili da utilizzare e algoritmi che impediscano la diffusione di contenuti illegali. Tra queste tecnologie, ci sono strumenti di hash-matching e sistemi per identificare URL di materiale pedopornografico, un aspetto cruciale del nuovo regolamento.

Tuttavia, il linguaggio vago e generico di queste norme suscita preoccupazione tra i gestori di piccoli siti e forum. Molti di essi, temendo di non poter rispettare i requisiti, stanno valutando la chiusura delle proprie piattaforme o l'abbandono del mercato britannico.

Le ripercussioni sulle aziende digitali

A inizio anno, durante una procedura di consultazione in merito all'Online Safety Act, un rappresentante di Reddit ha avvertito che l'entrata in vigore di queste norme potrebbe spingere numerose aziende a lasciare il Regno Unito. Le preoccupazioni riguardano l'onerosità dei requisiti rispetto alle possibilità economiche delle imprese, in particolare quelle più piccole.

L'implementazione di tali misure di sicurezza potrebbe non solo ridurre la varietà di contenuti disponibili, ma anche limitare le opportunità di espressione online per gli utenti, costringendo le piattaforme a operare in un contesto estremamente restrittivo. La paura di incorrere in pesanti sanzioni spinge molti operatori a riconsiderare la propria presenza nel mercato britannico.

L'Italia e le nuove norme per influencer e pubblicità

Parallelamente, in Italia, il Garante delle comunicazioni sta introducendo un nuovo insieme di normative mirate a regolamentare il settore degli influencer e della pubblicità online. Queste misure si concentrano sulla trasparenza e sulla protezione degli utenti, specialmente in relazione alla pubblicità mirata e ai contenuti sponsorizzati.

Con il panorama digitale che si evolve rapidamente, è chiaro che molti Stati stanno cercando di implementare regolamenti più severi per garantire un ambiente online sicuro e responsabile. Tuttavia, il risultato di queste norme, che dovrebbero proteggerci, potrebbe invece limitare la disponibilità di contenuti online, creando un clima di incertezza e di sfide significative per le piattaforme digitali.

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