La data di lancio per la versione PC di "The Last of Us Part 2" si avvicina, fissata per il 3 aprile 2024. Questo attesissimo titolo, noto per la sua intensa narrazione e grafica straordinaria, sarà disponibile su Steam e Epic Games Store, ma Sony ha confermato un requisito importante: per poter giocare, sarà necessario possedere un account PlayStation Network . Questa decisione ha sollevato un acceso dibattito all'interno della comunità videoludica, con diversi utenti che esprimono il proprio disappunto.
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L'obbligo di un account PSN: le critiche dei giocatori
Da sempre, le politiche di accesso ai giochi per PC in relazione agli account PSN hanno suscitato controversie. In particolare, i fan si sono interrogati sull'utilità di un requisito che sembra superfluo per giochi esclusivamente single-player, come "The Last of Us Part 2". Questo punto è stato messo in evidenza anche nel contesto di altri titoli: ad esempio, per giochi multiplayer come "Concord", un account PSN era ragionevole. Tuttavia, per esperienze singole il malcontento è palpabile.
La questione si complica ulteriormente per coloro che vivono in paesi dove il PSN non è accessibile. In passato, in risposta a lamentele simili riguardanti "Helldivers 2", Sony ha fatto un passo indietro, decidendo di eliminare l'obbligo di account. Atteggiamenti simili sono stati auspicati dai giocatori, i quali sperano che l’azienda possa riconsiderare le proprie politiche per garantire che il maggior numero possibile di utenti possa godere delle proprie offerte.
Mod e modifiche per facilitare l'accesso
La comunità di videogiocatori ha sempre mostrato una grande ingegnosità di fronte a restrizioni imposte dai publisher. Questo è esemplificato dal caso di "God of War Ragnarok", un titolo per il quale è stata creata una mod specifica che permetteva di giocare senza la necessità di un account PSN. Tuttavia, il creatore della mod ha dovuto ritirarla in anticipo per timore di possibili implicazioni legali da parte di Sony. L’episodio evidenzia come la busta di accesso possa diventare un terreno di scontro anche tra sviluppatori e appassionati.
Con "The Last of Us Part 2", molti si chiedono se si verificherà una situazione simile. L'industria dei videogiochi ha visto un aumento delle pratiche e delle politiche di accesso, e l’atteggiamento di Sony in questo momento potrebbe influenzare futuri lanci e la fiducia dei consumatori nei confronti della compagnia.
Nuove funzionalità e contenuti bonus per la versione PC
Oltre alla necessità di avere un account PSN, la versione PC di "The Last of Us Part 2" offre nuovi contenuti ai giocatori. Tra i bonus previsti per chi effettuerà il preordine, ci sono un aumento della capacità di munizioni e un manuale di addestramento al crafting, provvedimenti che potrebbero risultare utili per la progressione all'interno del gioco.
In aggiunta a questo, la nuova versione per PS5 del titolo ha riscosso grande successo, ottenendo un punteggio di 90 su Metacritic. Questa edizione non solo include il gioco originale, ma presenta anche tre "Lost Levels" con sequenze mai pubblicate e la modalità roguelike "No Return", espandendo l’esperienza di gioco per i fan.
La nuova stagione della serie TV di HBO
Non si tratta solo di un lancio videoludico, dato che anche l'universo di "The Last of Us" si sta espandendo oltre i giochi. HBO ha recentemente annunciato che la seconda stagione della serie TV basata sul gioco debutterà in aprile. Questo altro tassello dell’esperienza narrativa di "The Last of Us" continuerà a mantenere viva l'attenzione del pubblico e dei fan, contribuendo a un coinvolgimento sempre crescente intorno a questa fortunata franchigia.