Il mondo dell’informatica: sfatiamo i miti su M.2, USB-C e RAID

La rapida evoluzione delle tecnologie informatiche richiede chiarezza su M.2, USB-C e RAID per evitare malintesi e prendere decisioni informate riguardo prestazioni e sicurezza dei sistemi.

La rapida evoluzione delle tecnologie informatiche spesso porta alla diffusione di informazioni errate e malintesi. È fondamentale chiarire alcuni concetti che riguardano M.2, USB-C e RAID, per evitare di prendere decisioni sbagliate che potrebbero influenzare le prestazioni e la sicurezza dei propri sistemi informatici. Scopriamo insieme cosa c’è da sapere su queste tecnologie.

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M.2 non è solo un’interfaccia

Lanciato nel 2012 dall’associazione PCI-SIG, lo standard M.2 è stato creato per sostituire il precedente mSATA. L’obiettivo principale è stato quello di rispondere alla crescente necessità di dispositivi più compatti e veloci, soprattutto con l’introduzione delle unità SSD. È importante sapere, però, che M.2 non è un’interfaccia di per sé, bensì un connettore fisico che supporta diverse interfacce.

Quando si parla di slot M.2, essi possono ospitare vari tipi d’interfaccia, tra cui PCIe, SATA e versioni USB. Non è corretto affermare che gli SSD M.2 siano sempre più veloci rispetto agli SSD tradizionali da 2,5 pollici, poiché questo dipende dall’interfaccia specifica del dispositivo. In genere, gli SSD M.2 utilizzano l’interfaccia PCIe NVMe, che garantisce velocità superiori rispetto a una versione SATA tradizionale da 2,5 pollici. Tuttavia, ci possono essere SSD M.2 che adottano l’interfaccia SATA, risultando quindi meno performanti rispetto a un SSD da 2,5 pollici dotato di interfaccia PCIe.

In pratica, l’importanza di verificare le specifiche del prodotto prima di procedere all’acquisto di un’unità M.2 è fondamentale. Chi desidera ottimizzare le prestazioni del proprio sistema deve tenere presente che le caratteristiche tecniche dell’interfaccia possono variare notevolmente.

Dettagli su M.2

M.2 rappresenta una specifica che definisce non solo le dimensioni fisiche ma anche le modalità di connessione per vari dispositivi di memoria. Grazie alla sua forma compatta, si trova frequentemente nelle schede madri, nei portatili e in altri gadget informatici.

Le dimensioni delle schede M.2 variano, ma in genere sono più piccole rispetto a quelle degli SSD SATA tradizionali. Si presentano solitamente come lunghe strisce, con una larghezza di 22 mm e un’ampiezza che può variare da 42 a 110 mm. Tra le dimensioni più comuni per gli SSD troviamo 22×80 mm, ma esistono anche versioni più corte, come 22×42 mm e 22×60 mm.

Grazie all’uso dell’interfaccia PCIe, in particolare con il supporto al protocollo NVMe, gli SSD M.2 possono raggiungere velocità di trasferimento dati notevolmente più elevate rispetto a ciò che offre SATA. Le velocità massime raggiungibili possono variare a seconda della generazione dell’interfaccia, come nel caso del PCIe 4.0 capace di arrivare fino a 7000 MB/s.

USB-C: un connettore versatile

Similmente a M.2, anche USB-C non può essere considerato un’interfaccia, ma rappresenta un tipo di connettore conosciuto come USB Type-C. Questo connettore è in grado di supportare diverse versioni del protocollo USB, ma non implica necessariamente un trasferimento dati più veloce rispetto ai connettori USB-A o micro USB.

Il panorama delle interfacce USB è complesso e, sebbene le versioni più veloci possano richiedere il connettore USB Type-C, ci sono molti dispositivi dotati di connettori USB Type-A che possono comunicare a velocità comparabili con le porte USB-C più tradizionali. È fondamentale anche tenere presente che vari port USB-C possono avere caratteristiche diverse in termini di alimentazione e possono anche supportare il segnale video.

Per avere una visione chiara delle interfacce USB e delle loro velocità teoriche, è possibile riassumerle considerando l’anno di introduzione e la velocità:

  • USB 1.0 : 1,5 Mbps e 12 Mbps
  • USB 2.0 : 480 Mbps
  • USB 3.0 : 5 Gbps
  • USB 3.1 : 10 Gbps
  • USB4 : 40 Gbps e oltre

Alimentazione e segnale video

Uno degli aspetti distintivi del connettore USB-C è la sua capacità di trasmettere alimentazione attraverso il protocollo USB Power Delivery . Questo standard consente di caricare i dispositivi in modo molto più rapido rispetto ai precedenti standard USB. Tuttavia, non tutte le porte USB-C offrono la stessa capacità di alimentazione.

Per quanto riguarda il segnale video, è cruciale che la porta USB-C supporti tecnologie specifiche, quali DisplayPort Alternate Mode e Thunderbolt, per poter trasmettere video attraverso di essa.

RAID non è una soluzione infallibile per la sicurezza dei dati

Un altro mito da sfatare è che il sistema RAID possa garantire la sicurezza totale dei dati. Sebbene RAID possa proteggere i dati da un guasto singolo di un’unità e semplificare il recupero automatico dei dati, non offre una protezione completa contro errori umani, attacchi malware, interruzioni di corrente, furti e altri problemi.

Per una vera sicurezza dei dati, si raccomanda di seguire la regola del backup 3-2-1, che prevede la conservazione di almeno tre copie dei dati su due supporti differenti, con una copia conservata in un luogo diverso. Tanto più raro è il backup 3-2-1-1-0, particolarmente utilizzato nel settore aziendale, che prevede, oltre alla buona pratica del 3-2-1, una protezione extra contro modifiche accidentali o intenzionali ai dati di backup.

Configurazioni RAID a confronto

Diverse modalità di configurazione RAID offrono vantaggi e svantaggi unici:

  • RAID 0 : distribuisce i dati su più dischi senza protezione, aumentando abbondantemente le prestazioni ma esponendo al rischio di perdita totale di dati in caso di guasto.
  • RAID 1 : duplica i dati identici su più dischi, fornendo alta disponibilità, ma riducendo complessivamente la capacità.
  • RAID 5: distribuisce dati e parità su tre dischi, consentendo di recuperare i dati in caso di guasto di un’unità.
  • RAID 6: come RAID 5, ma con una protezione maggiore grazie a una doppia parità, richiedendo un minimo di quattro dischi.

Esistono configurazioni più avanzate, come RAID 10, RAID 50 e RAID 60, ciascuna con caratteristiche specifiche che mirano a ottimizzare le prestazioni, la sicurezza e la capacità di archiviazione.

La tecnologia RAID-Z

RAID-Z è una particolare configurazione usata con il file system ZFS, che offre un sistema di parità distribuita simile al RAID 5. Tuttavia, questa impostazione è più resiliente ai problemi di corruzione dei dati. Nonostante le prestazioni di scrittura di RAID-Z possano risultare inferiori rispetto ad altre configurazioni per via del calcolo della parità, la sua affidabilità e integrità dei dati durante il recupero in caso di guasto è notevole.

Queste informazioni aiutano a chiarire meglio il funzionamento e i limiti delle tecnologie moderne di memorizzazione. Conoscere le vere caratteristiche di M.2, USB-C e RAID è essenziale per fare scelte illuminate in un contesto così in rapida trasformazione.

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