Il futuro della tecnologia in Europa: intervista ad Andrea Missori di Ericsson Italia

L’amministratore delegato di Ericsson Italia, Andrea Missori, evidenzia l’importanza del Cloud, dell’Intelligenza Artificiale e del 5G per il futuro tecnologico europeo e la necessità di unire le forze nel settore.

Nei recenti dibattiti sulle nuove frontiere della tecnologia, Andrea Missori, amministratore delegato di Ericsson Italia, ha messo in evidenza come il Cloud, l’Intelligenza Artificiale e il 5G rappresentino le colonne portanti delle innovazioni di questo decennio. Tuttavia, nel corso del Mobile World Congress di Barcellona, ha espresso preoccupazioni riguardo la posizione dell’Europa in questo contesto, sottolineando la necessità di unire le forze nel settore tecnologico per affrontare le sfide globali.

La connessione tra Cloud, AI e 5G

Nel suo intervento, Missori ha spiegato che “Cloud, intelligenza artificiale e 5G” sono interconnessi in un modo che definisce praticamente il futuro della tecnologia. Ha osservato come il Cloud fornisca la potenza di calcolo necessaria per supportare molteplici applicazioni, mentre il 5G consente la connessione di dispositivi in modo esteso e rapido. L’intelligenza artificiale, in particolare, gioca un ruolo cruciale nella gestione dei processi, rendendo possibile l’interazione tra macchine a velocità impossibili per l’essere umano.

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Tuttavia, Missori ha messo in evidenza che l’Europa è in una posizione di svantaggio nella competizione globale, specialmente nei settori del Cloud e dell’AI, in cui le grandi aziende statunitensi e cinesi dominano il mercato. Per quanto riguarda il Cloud, ha sottolineato che questo è stato dominato dagli hyperscaler, aziende come Amazon e Google, che hanno una capacità di investimento che l’Europa fatica a eguagliare.

L’importanza dei campioni tecnologici europei

Missori ha fatto emergere la necessità che l’Europa riconosca e supporti le proprie aziende di punta nel campo delle telecomunicazioni. Parlando di Ericsson e Nokia, ha enfatizzato che l’Europa non dovrebbe più pensare in termini di singoli stati, ma operare in un contesto sovranazionale. Questa unione sarebbe fondamentale per aumentare la competitività sul mercato globale, che attualmente vede l’Europa dipendere troppo dalle tecnologie estere.

Ha richiamato l’importanza dei rapporti pubblicati in passato, nei quali sono state delineate le sfide e le priorità da affrontare nel futuro. Secondo Missori, è essenziale non solo leggere questi documenti, ma tradurre le teorie in azioni concrete che possano portare a reali cambiamenti.

Interazioni con le Big Tech e il futuro dei servizi di telecomunicazioni

Andrea Missori ha anche parlato della strategia di Ericsson in merito ai grandi operatori statunitensi. La sua azienda sta svolgendo un ruolo significativo negli Stati Uniti mediante collaborazioni strategiche con aziende come AT&T e T-Mobile. Ha segnalato che Ericsson detiene il 60% della propria ricerca e sviluppo in Europa, ma lamenta che il business in Europa non rifletta lo stesso valore.

Una delle innovazioni proposte è stata la creazione di un’aggregazione per gli operatori di telecomunicazioni a livello globale, una piattaforma progettata per semplificare l’accesso degli sviluppatori ai servizi richiesti dagli OTT . Questo approccio mira a offrire un’alternativa valida agli hyperscaler, consentendo agli operatori di telecomunicazione di proporre servizi aggiuntivi e di qualità agli sviluppatori.

La situazione del 5G in Italia

Per quanto riguarda il mercato nazionale, Missori ha espresso giudizi severi: l’Italia è in ritardo rispetto all’implementazione del 5G e alla creazione di un consolidamento di mercato. Ha evidenziato che i prezzi nel settore delle telecomunicazioni sono attualmente troppo bassi per sostenere investimenti significativi, una situazione che ostacola lo sviluppo delle reti necessarie.

Esemplificando il contesto, ha menzionato la Grecia, dove tre operatori gestiscono due infrastrutture mobili con una rete 5G già operativa, suggerendo che anche in Italia sia possibile creare condizioni più favorevoli. Tuttavia, ha chiarito che è necessaria una maggiore consapevolezza da parte delle grandi aziende industriali per comprendere la rilevanza strategica delle telecomunicazioni per il sistema economico nazionale.

L’intelligenza artificiale e il futuro delle reti 5G

Andrea Missori ha infine accennato all’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul 5G. Sottolineando come l’AI possa rendere obsoleti alcuni dei modelli precedenti, ha avvertito che le reti dovranno essere progettate in modo da garantire prestazioni superiori, resilienza e sicurezza. Le nuove tecnologie 5G dovranno pertanto essere programmabili e aperte.

Rispondendo a chi propone il satellite come soluzione al 5G, Missori ha chiarito che il satellite, pur avendo una funzione utile, non potrà mai sostituire le reti terrestri e presenta limiti in termini di latenza e scalabilità. Ha concluso con una riflessione sull’importanza di disporre di infrastrutture affidabili, specialmente in contesti critici, come dimostrato da situazioni recenti nei conflitti globali.

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