Negli anni centrali del 2010, il panorama digitale si presentava come un territorio innocente e naive, ma sotto la superficie si stava sviluppando un’incredibile serie di scherzi e hoaxes, in particolare legati agli iPhone. Mentre gli utenti si dedicavano ai Vines e si dividevano sull’argomento del colore di un vestito, alcuni ingegneri di internet si divertivano a creare bufale astute e convincenti che inducevano gli utenti a danneggiare i loro preziosi dispositivi. Questo articolo esplorerà questi eventi, ponendo particolare attenzione a come ricerche e interventi delle autorità abbiano dovuto affrontare situazioni tanto bizzarre quanto pericolose.
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La verità dietro le bufale sugli iPhone
Negli anni tra il 2013 e il 2016, diversi scherzi inflazionarono il web, cercando di ingannare gli utenti di iPhone. Le fake news circolavano rapidamente e, nonostante l’evidenza contraria, alcuni utenti abboccarono a queste cattive idee. L’esempio più significativo fu l’invenzione di una presunta nuova funzionalità chiamata Apple Wave, che prometteva di caricare l’iPhone usando il microonde. All’apparenza, la bufala era avvolta in un involucro di professionalità, con grafiche lucide simili a quelle delle pubblicità ufficiali di Apple.
L’incredibile aspetto di queste truffe è che non si trattava semplicemente di allucinazioni bizzarre dei troll di internet, ma di bufale sofisticate che portavano le persone a compiere atti irresponsabili. Ogni scherzo era progettato per apparire credibile, incoraggiando addirittura gli utenti a compiere azioni dannose contro i loro dispositivi, come il famigerato tentativo di immergerli in acqua o, peggio ancora, di inserirli nel microonde.
Scherzi che fecero danni: il caso dell’iPhone impermeabile
La prima bufala a fare scalpore è stata quella dell’iPhone impermeabile, che emerse insieme al lancio di iOS 7. L’aggiornamento software veniva descritto in un’affascinante pubblicità che prometteva di rendere l’iPhone resistente all’acqua. Inizialmente, molti utenti si mostrarono scettici, ma a pochi giorni dal lancio, si moltiplicarono i tentativi di testare la veridicità dell’affermazione con risultato disastroso. Come riportato da diverse testate, inclusi ABC News e The Guardian, alcuni si ritrovarono con dispositivi danneggiati, evidenziando che tanta burocrazia può generare solo confusione e danni irreparabili.
Le autorità competenti furono costrette a intervenire, avvisando i cittadini del pericolo legato a queste bufale. L’adesione alla falsa pubblicità era sufficiente affinché molti credessero nella possibilità di avere un iPhone resistente all’acqua. Tuttavia, la verità era ben differente e sebbene gli esperti cercassero di spiegare il funzionamento dell’elettronica, la seduzione dell’innovazione sembrava aver avuto la meglio.
Apple Wave: il caricatore per microonde
L’anno successivo, il lancio di iOS 8 portò alla ribalta un’altra bufala che superava ogni immaginazione: Apple Wave. Secondo le pubblicità contraffatte, era possibile caricare l’iPhone semplicemente inserendolo nel microonde. La notizia si diffuse a macchia d’olio e divenne talmente popolare da costringere anche la polizia di Los Angeles a lanciare un avviso pubblico su Twitter.
“Questa capacità non è reale. Non fatevi ingannare dal mettere il vostro iPhone nel microonde,” fu il messaggio originale degli agenti, che cercarono di mettere fine a un’incredibile ondata di disinformazione. Nonostante il tema fosse completamente assurdo, alcune persone abboccarono e credettero alle pubblicità ingannevoli, rendendo difficile distinguere tra coloro che coglievano la lunghezza dello scherzo e chi, invece, ci cascava in pieno. Il coinvolgimento della polizia dimostrò quanto queste truffe potessero avere un impatto sulla società.
L’assurdità del Bendgate
Nel 2014, il lancio dell’iPhone 6 e 6 Plus fece emergere un problema di deformazione che fece rapidamente discutere il pubblico. Con la scusa della sottigliezza del nuovo design in alluminio, molti utenti iniziarono a sperimentare la piegatura del dispositivo, creando l’hashtag nell’immaginario collettivo come #Bendgate. L’eco sui social fu tale che Apple fu costretta a rispondere e, pur cercando di minimizzare il problema, il numero di segnalazioni era elevato.
In questo contesto, alcuni troll di 4chan concepirono l’idea che la deformazione non fosse un difetto, ma una “caratteristica” dell’iPhone. Secondo alcuni messaggi, bisognava continuare a piegare il dispositivo fino a far scattare il vetro. Proprio come in altre situazioni, questo condusse a confusione tra coloro che potevano prendere sul serio tali affermazioni e chi condivideva le bufale per divertimento.
La bufala del jack per cuffie
In seguito alla rimozione del jack per cuffie dall’iPhone 7, un video satirico emerse online, presentando un trucco fai-da-te che prometteva di rivelare un porto nascosto. Il video mostrava un utente intento a forare l’iPhone per “riattivare” la funzione. Nonostante il messaggio fosse chiaramente comico, chi lo guardò non riuscì a resistere alla tentazione; numerosi commenti riportavano di tentativi andati male, con l’esito di dispositivi distrutti. La velocità con cui la truffa si diffuse dimostrò la connettività tra creatività e credulità.
Nonostante publication multiple avessero avvertito gli utenti del tranello, la pura possibilità di accedere a una funzione “nascosta” si rivelava una calamita irresistibile per chi cercava di far funzionare un dispositivo apparentemente moderno.
Considerazioni finali sulle bufale degli iPhone
Anche se non tutte le bufale necessitavano di inganni elaborati, periodicamente si verificavano anomalie e problematiche legate a nuove funzioni. Tra queste emergono storie curiose, come quelle legate al bricking del device ponendo una data preistorica, destando deliri in rete tra i casi più bizzarri.
Con il passare degli anni, la fiducia degli utenti verso la tecnologia è aumentata, ma la lezione rimane, quelle bufale ci ricordano il potere della disinformazione e quanto sia importante prestare attenzione a ciò che si legge online.