Le recenti dinamiche pubblicitarie hanno portato diverse aziende a investire somme minime su X, la piattaforma social di Elon Musk, per evitare di essere percepite come boycotters e quindi evitare conflitti con il miliardario proprietario.
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Pressione sul marketing e attese da parte delle aziende
Secondo quanto riportato da alcune fonti del settore, i dirigenti marketing di molte aziende hanno espresso la necessità di dedicare un budget, seppur contenuto, a X per non apparire in conflitto con il suo fondatore. Il contesto storico di Musk, legato all’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, ha aumentato la pressione sulle aziende nel loro approccio pubblicitario.
Musk ha avviato azioni legali contro diversi gruppi e aziende che hanno interrotto le loro campagne pubblicitarie dopo l’acquisizione della piattaforma per 44 miliardi di dollari nel 2022. Tra le aziende recentemente incluse nella causa si trovano nomi di spicco come Shell, Nestlé, Pinterest e Lego. Questa situazione ha generato preoccupazioni tra i marketer, che temono ritorsioni negative e la possibilità che un commento di Musk possa influenzare il valore delle azioni delle loro aziende.
Lou Paskalis, CEO di AJL Advisory e ex dirigente media alla Bank of America, ha commentato la situazione: “Si tratta di una cifra sufficientemente piccola per rimanere fuori dalla lista nera.” Nonostante l’idea di investire su X non derivi da un abbassamento del rischio legato alla sicurezza del marchio, Paskalis ha messo in luce come i commenti pubblici di Musk possano generare rischi immobiliari ben più alti per le aziende, passando da milioni a miliardi in valore.
Il recente acquisto e le prospettive di crescita
La settimana scorsa, Musk ha annunciato che la sua società di intelligenza artificiale, xAi, ha acquisito X, valutata a 45 miliardi di dollari, compreso il debito. Questo cambiamento di proprietà potrebbe portare a sinergie interessanti, poiché Musk ha dichiarato l’intenzione di integrare i dati e le risorse delle due aziende per migliorare l’offerta della piattaforma.
Il mercato ha reagito positivamente alla notizia, probabilmente stimolato dalla reputazione di Musk e dalla sua vicinanza all’amministrazione Trump. Inoltre, ci sono segnali che la sua strategia di riduzione dei costi stia portando risultati positivi, con un incremento delle entrate.
Musk e la CEO di X, Linda Yaccarino, hanno fissato un obiettivo ambizioso: riportare le entrate pubblicitarie ai livelli del 2022. Queste informazioni, provenienti da fonti vicine alla situazione, suggeriscono che questo sarebbe il traguardo minimo desiderabile per X, senza quozienti negativi legati al presunto boicottaggio da parte di vari brand a causa della natura politica della piattaforma.