Il 30 agosto 2023 è stata una data cruciale per il gigante tecnologico cinese Huawei, che ha segnato un importante passo avanti nel settore dei chip per smartphone. Dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nel 2020 delle sanzioni che impediscono a Huawei di ottenere i chip di silicio più avanzati necessari per alimentare gli smartphone 5G, l’azienda ha intrapreso un percorso alternativo. Si è affidata a SMIC, il principale produttore di semiconduttori in Cina, che ora si colloca al terzo posto nel mondo, dietro solo a TSMC e Samsung Foundry. SMIC ha utilizzato il suo processo a 7 nanometri per realizzare un processore Kirin, riportando la connettività 5G agli smartphone Huawei, per la prima volta dopo il lancio della linea Mate 40 nel 2020.
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Le sfide tecnologiche di Huawei
La situazione di Huawei è diventata complessa a causa delle restrizioni imposte da ASML, un’azienda olandese leader nella produzione di attrezzature di litografia. Questa mancanza di accesso all’Extreme Ultraviolet Lithography ha spinto SMIC a fare un ulteriore passo indietro nel processo produttivo, poiché è stato necessario utilizzare il nodo a 7nm per il Kirin 9000s presente nella serie Mate 60. Questo rappresenta un notevole ritardo rispetto ai concorrenti, come TSMC e Samsung, che già stanno adottando tecnologie a 2nm. Negli anni sono circolate voci che indicano che Huawei e SMIC stessero collaborando per sviluppare una tecnologia alternativa all’EUV, fondamentale per la produzione di chip sotto i 7nm, ma al momento non è chiaro se siano stati raggiunti risultati significativi.
L’evoluzione dei processori Kirin
Huawei è ora concentrata sull’ottimizzazione dei suoi processori per migliorare la performance. Il nuovo Pura X, un smartphone flip con apertura laterale, sarà tra i primi a sfruttare i progressi apportati al processore Kirin 9020. Questa nuova generazione di chip promette un incremento del 5% nell’efficienza energetica rispetto al SoC Kirin 9020 dotato del Mate 70 Pro. Ciò significa che il Kirin 9020 presente nel Pura X non solo offrirà un’esperienza utente più fluida, ma contribuirà anche a una significativa riduzione del consumo energetico.
Innovazioni nella progettazione dei chip
I miglioramenti apportati al Kirin 9020 derivano in gran parte da cambiamenti nel packaging del chip stesso. Queste modifiche sono state ideate per ottimizzare l’efficienza nella trasmissione di dati tra il processore e la memoria integrata, incidendo positivamente sulla dissipazione del calore e sul drain energetico. Queste innovazioni si traducono in prestazioni migliori complessive, un aspetto cruciale in un mercato competitivo come quello degli smartphone. Con una crescente attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica, Huawei si posiziona per affrontare le sfide del futuro in un contesto sempre più difficile e pieno di ostacoli.
Progetti futuri tra innovazione e risorse
Guardando al futuro, Huawei non si ferma qui. L’azienda sta già lavorando alla serie di punta Pura 80, prevista per il lancio nella prima parte del 2026. Nonostante le incertezze attuali, rimane da capire se questa nuova linea di smartphone sarà dotata di un chipset completamente nuovo o si affiderà ancora all’ottimizzazione del processore Kirin. Questa attesa riflette non solo le aspirazioni di Huawei nel settore della tecnologia, ma anche le sfide continue che deve affrontare per rimanere competitiva nel mercato globale.
Con queste mosse strategiche e un’innovazione costante, Huawei dimostra di essere pronta a riprendersi nel panorama tecnologico mondiale, cercando di sovvertire le aspettative e mantenere la propria rilevanza.