Hacker infiltrano Steam con PirateFi: un malware camuffato da gioco free-to-play

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Recentemente, Steam ha vissuto un episodio preoccupante legato alla sicurezza, quando un gioco apparentemente innocente, denominato PirateFi, è stato caricato sulla piattaforma. Non si trattava di un gioco normale, ma di un astuto stratagemma per diffondere un malware ai danni di molti utenti. Questa situazione ha portato a una serie di conseguenze preoccupanti, esponendo i giocatori a rischi informatici notevoli.

Il lancio e la diffusione di PirateFi

Il gioco PirateFi è stato ufficialmente pubblicato il 6 febbraio e, secondo le stime fornite da SteamDB, avrebbe attratto tra gli 800 e i 1.500 download nei soli sette giorni di disponibilità. Ad attirare gli utenti erano video e screenshot ripresi da un altro videogioco legittimo, che i cybercriminali hanno utilizzato come esca per ingannare le persone. Ciò ha consentito di infiltrare il malware nei dispositivi di chi si era lasciato ingannare dalla presentazione accattivante del gioco.

L'attività di PirateFi, però, non si limitava solo alla diffusione del malware. Gli hacker avevano progettato un sistema che funzionava in modo subdolo, operando per una settimana prima che Valve, l'azienda proprietaria di Steam, intervenisse. I rischi associati a questo gioco erano stati evidentemente sottovalutati, e l’avviso di pericolo è arrivato solo dopo che il malware aveva già infettato diversi dispositivi.

Riconoscimento del malware e reazione di Steam

Una volta che i primi utenti hanno iniziato a riscontrare problemi, gli antivirus hanno iniziato a suonare l'allerta, segnalando la presenza di un file malevolo denominato Trojan.Win32.Lazzzy.gen. Questo ha innescato una reazione a catena, esponendo quanto fosse pericoloso il gioco non ufficiale. Come riporta PCMag, i cybercriminali avevano persino creato un'offerta di lavoro fittizia per un moderatore di chat su Telegram al fine di attirare ancora più utenti verso il download del gioco dannoso. Una manovra inquietante che evidenziava la determinazione dei criminali informatici nel cercare di propagare il loro malware.

Dopo aver compreso l’entità del problema, Steam ha preso le misure necessarie, rimuovendo PirateFi dalla piattaforma e inviando avvisi agli utenti che lo avevano scaricato. Il messaggio di avviso esortava gli utenti a eseguire una scansione completa del proprio sistema antivirus e, nei casi più gravi, a considerare la reinstallazione di Windows per garantire la sicurezza del computer.

Il fenomeno dei malware su Steam: un problema crescente

Quello di PirateFi è solo l'ultimo in una serie di episodi che dimostrano come la piattaforma Steam non sia immune agli attacchi dei cybercriminali. In passato sono stati registrati casi in cui mod e altri contenuti caricati su Steam sono stati utilizzati per diffondere malware, creando preoccupazioni significative per i milioni di giocatori che utilizzano il servizio.

Questo drammatico episodio serve da monito per tutti gli utenti, invitandoli a prestare maggiore attenzione quando scaricano giochi e contenuti dalla piattaforma. Nonostante Steam attui delle misure di sicurezza, la proliferazione di contenuti malevoli rappresenta una minaccia continua. La tutela della sicurezza online è di fondamentale importanza oggi più che mai, e gli utenti devono essere consapevoli dei rischi che possono derivare da semplici download. La comunità dei gamer è chiamata a un’attenzione collettiva per preservare un ambiente di gioco sicuro.

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