Ti sei mai chiesto come fanno a guadagnare gli sviluppatori di un browser gratuito? Molti sono convinti che l’unica fonte per ripagare i propri sforzi sia la pubblicità, ma non vi sono altri trucchi.
Tutti noi utilizziamo quotidianamente almeno un browser per navigare su internet, guardare film, controllare i nostri social preferiti. Anche tu, che stai leggendo un articolo pubblicato su OutOfBit, stai sfruttando un software di questa tipologia. In realtà, molti aspetti correlati ai browser sono sconosciuti. In questo articolo proveremo a scoprire come fanno i browser a far guadagnare le persone che li hanno sviluppati.
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Mozilla Firefox
Iniziamo con il tanto apprezzato Mozilla Firefox, di cui recentemente è stata rilasciata la versione 68. Recentemente, Mozilla Foundation, ovvero l’organizzazione che gestisce il browser, ha deciso che non avrebbe più lavoro come no-profit. Questa decisione non ci stupisce affatto, dati gli ottimi guadagni. Nel 2017, come possiamo leggere nella dichiarazione finanziaria disponibile online, il gruppo ha guadagnato ben 562 milioni di dollari. Ben il 96% di questi, che coincide con circa 539 milioni di dollari, proviene dagli accordi con i motori di ricerca.
Com'è possibile? Semplice! Google ha deciso di pagare il servizio per far in modo che nel browser, come motore di ricerca predefinito, venga scelto automaticamente Google. La ricchissima azienda di Silicon Valley, dal canto suo, può così ottenere 100 miliardi di ricerche ogni anno, guadagnando grazie agli annunci pubblicitari.
Google Chrome e Mozilla Firefox sono comunque i principali rivali e gli sviluppatori del primo continua a mettere il bastone tra le ruote del secondo. Google ha, come rivelato in un recente tweet di un utente, bloccato Google Voli nell'applicazione Firefox di Android.
Questa non è l’unica collaborazione di Mozilla Foundation: anche Yandex, in Russia, e Baidu, in Cina, che nei rispettivi paesi sono più utilizzati di Google, hanno accordi con la società.
Google Chrome
La vetta della classifica, oramai da diverso tempo, è governata da Google Chrome. L’azienda che lo ha sviluppato guadagno non poco denaro dal motore di ricerca predefinito, grazie alle numerose pubblicità. Il browser, grazie al numero molto alto di utenti, agli aggiornamenti che continuano a migliorarlo e alla sua presenza in pressoché qualsiasi dispositivo, è a tutti gli effetti il più fortunato, producendo guadagni nettamente superiori rispetto ai competitori. Google, grazie al suo ruolo centrale, non ha bisogno di escogitare particolari procedure.
Se utilizzi Chrome, potrebbe risultarti utile la guida "9 scorciatoie da tastiera per Chrome di cui avrai sempre bisogno".
Safari
Con 12 miliardi di dollari, anche Safari, browser presente nei dispositivi prodotti da Apple, guadagna non poco denaro grazie alle collaborazione con il motore di ricerca di Google. L’altissimo valore delle royalties dipendono dal fatto che questa applicazione è disponibile in praticamente tutti i prodotti dell’azienda di Cupertino. Google, quindi, ha la possibilità di raggiungere miliardi di utenti. Safari è il secondo browser più redditizio del mondo, dopo Google Chrome.
Microsoft Edge
Le entrate di Microsoft Edge coincidono quasi interamente con gli introiti pubblicitari del motore di ricerca Bing. Questi guadagni non sono comunque molto alti, dato che questo motore di ricerca non è utilizzato da moltissimi utenti, e durante il quarto trimestre del 2018 si è registrato un ulteriore calo del 7%. Queste informazioni, ci farebbero intuire che la società possa decidere di cambiare strada. Attualmente, Microsoft sta regalando ai clienti che utilizzano Edge e Bing alcuni premi, ma questo sembrerebbe ancora non bastare.
Opera
Con 182 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, Opera è un browser utilizzato da non molte persone. Eppure, gli sviluppatori sono riusciti a sfruttare al massimo le loro possibilità. I ricavi, infatti, aumentano tutti gli anni del 28/34%. Com'è possibile? Prima di tutto con gli accordi con i motori di ricerca, ovvero: Google, in quasi tutto il mondo, Yandex, in Russia, e Baidu, in Cina.
La società che gestisce Opera collabora anche con altre aziende, tra cui:
- Siti web da cui i clienti possono ordinare voli e hotel, come Booking.com.
- Negozi online, principalmente con eBay.
- Con aziende che producono smartphone, da Oppo a Xiaomi. Nei dispositivi venduti da questi marchi viene infatti incluso Opera come browser predefinito.
La tecnologia di discovery e la possibilità di visualizzare i contenuti grazie all'ausilio dell’intelligenza artificiale potrebbe causare una crescita esponenziale degli utenti che utilizzano Opera.
Brave
Brave è un browser poco conosciuto, ma di ottima qualità. Ne abbiamo parlato pochi mesi fa nell'articolo "Cos’è e come funziona Brave: un browser unico nel suo genere". Veloce e sicuro: questo software si vanta di offrire agli utenti un’ottima esperienza. La presenza di un blocco della pubblicità integrato nasconde totalmente gli annunci pubblicitari. L’azienda, in questo modo, non guadagna quasi nulla da questa tipologia di banner. Per incrementare i guadagni, si è deciso di sfruttare una criptovaluta, ovvero Basic Attention Tokens (BAT). Per spingere sempre più persone a utilizzare il browser, gli sviluppatori offrono un BAT gratuito, seguendo la politica scelta da Microsoft. Altra importante collaborazione è quella con HTC Exodus, il primo telefono blockchain. Anche alcuni utenti verificati di YouTube e Twitch contribuiscono, anche se in modo secondario, all'aumento degli introiti. Brave, pur offrendo una qualità altissima, non produce dei ricavi alti.
I guadagni dei browser: conclusione
In questo articolo abbiamo trattato solo alcuni dei browser più utilizzati e che ci permettevano di analizzare i migliori metodi con cui gli sviluppatori riescono a guadagnare.
Quale browser utilizzi? Diccelo nei commenti!