Google sperimenta limitazione dei contenuti nei motori di ricerca: le reazioni degli utenti e degli editori

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Un recente esperimento di Google ha sollevato un intenso dibattito a livello europeo, coinvolgendo circa l'uno per cento degli utenti in otto Paesi, tra cui l'Italia. A partire dal novembre 2023, il test ha escluso i contenuti giornalistici da piattaforme come Google News e Discover, rendendo difficile per gli utenti accedere alle notizie. Questa situazione ha alimentato critiche da parte degli editori e destato interesse tra gli utenti che si sono trovati a navigare in un ambiente informativo rimaneggiato.

Dettagli della sperimentazione

La sperimentazione, che ha preso avvio a metà novembre, ha deciso di bloccare l'accesso a tutti i contenuti giornalistici provenienti da media europei. Gli utenti coinvolti si sono visti praticamente privati della possibilità di leggere articoli di testate note o di navigare nei loro siti attraverso il motore di ricerca di Google. L'unico metodo per accedere ai contenuti giornalistici è stato quello di inserire direttamente l'Url voluto nella barra degli indirizzi del browser, una novità scomoda per molti, abituati a ricercare le informazioni in modo diverso.

Un'utente che si è ritrovata nel mezzo di questo esperimento ha raccontato di come, cercando un articolo dal noto giornale spagnolo El País, non sia riuscita a trovarlo. Inizialmente confusa dal cambiamento, ha deciso di esplorare le impostazioni del proprio account alla ricerca di filtri attivi, per scoprire poi che il problema era più ampio e riguardava la sperimentazione di Google. Ha provato a comunicare le sue difficoltà con il servizio clienti, sottolineando il suo status di abbonata a Google One, ma non ha ricevuto alcuna risposta.

Le reazioni degli editori

L'iniziativa di Google ha suscitato una forte opposizione dalle associazioni europee di editori, tra cui l'European Magazine Media Association e l'European Newspaper Publishers' Association . In una nota congiunta, hanno espresso preoccupazione per l'assenza di consultazioni prima del lancio della sperimentazione, lamentando che l'annuncio ha colto di sorpresa il settore. Gli editori di stampa europei hanno definito l'approccio di Google come una mossa inaccettabile, attuando una diminuzione dei contenuti informativi senza un'adeguata trasparenza o giustificazione.

La richiesta di sospensione immediata del test è stata un chiaro segnale delle tensioni esistenti tra la piattaforma tecnologica e i fornitori di contenuti. Le associazioni hanno sottolineato che non è corretto che Google stabilisca parametri di valutazione per le notizie basandosi sui propri algoritmi, decidendo unilateralmente la visibilità dei contenuti informativi.

La posizione di Google

In risposta alle preoccupazioni sollevate, un portavoce di Google ha dichiarato che il test è una modalità di raccolta dati in risposta alle richieste degli editori, che desiderano avere maggiore chiarezza sul valore delle loro notizie per il gigante tecnologico. Ha rassicurato che questa sperimentazione non influisce sui pagamenti effettuati agli editori in virtù della direttiva sul copyright e ha garantito che una volta conclusi i test, i contenuti giornalistici torneranno nuovamente visibili come in precedenza. Tuttavia, la mancanza di una scadenza certa per il termine della sperimentazione ha lasciato molti utenti e editori in uno stato di incertezza.

Esperienza degli utenti durante il test

Un'analisi della situazione ha rivelato come gli utenti interessati da questa sperimentazione continuino a sentirne gli effetti. L'utente intervistata ha cercato di informarsi sulla recente "sentenza Salvini" e ha notato una limitata disponibilità di contenuti. Mentre altri potevano accedere ad articoli da importanti testate italiane, lei ha trovato solo articoli da fonti minori e, in alcuni casi, dall'estero. I risultati delle ricerche, infatti, portavano a siti come Wikipedia o pagine social, mentre testate prestigiose risultavano inaccessibili attraverso una semplice ricerca.

La dirigente ha evoluto il suo approccio alla ricerca di notizie, optando per motori di ricerca alternativi o per la navigazione in incognito. Tuttavia, questi stratagemmi hanno aumentato il tempo necessario per accedere alle informazioni, complicando ancor di più la sua routine lavorativa. Questo trend ha sollevato interrogativi sul futuro della diffusione delle notizie e sull'accesso alle informazioni cruciali in un momento di crescente bisogno di trasparenza e affidabilità nell'informazione.

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