Il confronto tra Google e l’Unione Europea si intensifica mentre emergono nuove accuse contro il colosso della tecnologia. Le tensioni, già elevate a causa di precedenti sanzioni, continuano a crescere per la gestione delle piattaforme digitali e il rispetto delle normative vigenti. In questo clima serrato, la Commissione Europea sta analizzando se Google abbia infranto le regole del Digital Markets Act , con sanzioni potenzialmente devastanti all’orizzonte.
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Le accuse contro Google
Negli ultimi anni, Google ha fatto i conti con multe che superano gli otto miliardi di euro per questioni legate alla concorrenza. Attualmente, con le nuove indagini avviate dalla Commissione Europea, il colosso tecnologico si trova a fronteggiare ulteriori possibili sanzioni. Se fosse giudicato colpevole di violazioni delle normative, la multa potrebbe raggiungere fino al 10% del fatturato annuale globale, che nel 2024 si attesta attorno ai 250 miliardi di dollari. Questo significa che i danni economici potrebbero essere enormi.
Le problematiche al centro dell’inchiesta riguardano principalmente l’asserita capacità di Google di ostacolare gli sviluppatori di app nell’offerta di promozioni alternative al di fuori del Google Play Store. La Commissione ha manifestato preoccupazione riguardo alle tariffe elevate che Google impone a chi desidera utilizzare la piattaforma per attrarre nuovi utenti. Inoltre, si stanno esaminando potenziali favoritismi da parte di Google nei confronti dei propri servizi, come Google Flights e Google Shopping, a discapito dei concorrenti.
La risposta di Google
Google non ha tardato a replicare alle accuse. Oliver Bethell, direttore senior per la concorrenza dell’azienda, ha sostenuto che le normative europee non stanno effettivamente avvantaggiando consumatori e imprese, ma al contrario potrebbero creare più problemi. La compagnia ha ribadito che sta seguendo delle pratiche che non ledono la concorrenza, cercando di dimostrare come il proprio operato si allinei con le attese normative.
Da marzo dello scorso anno, Google, insieme a giganti come Apple e Meta, è sotto il mirino della Commissione Europea, preoccupata di come queste aziende stiano gestendo il mercato digitale. L’obiettivo del Digital Markets Act è garantire un campo di gioco equo, delineando requisiti specifici che i big tecnologici sono tenuti a rispettare.
Tuttavia, nonostante le affermazioni difensive di Google, la Commissione è già in possesso di risultati preliminari che indicano possibili violazioni. Alphabet, la società madre di Google, ha ora la possibilità di difendersi presentando una risposta formale a quanto rilevato dagli ispettori.
L’importanza delle normative europee
Le azioni della Commissione Europea riflettono un impegno crescente per regolare le pratiche dei colossi tecnologici, che sempre più spesso si trovano in conflitto con le normative vigenti. Teresa Ribera, responsabile antitrust dell’UE, ha chiarito che questi passaggi sono fondamentali per garantire che Alphabet rispetti le regole, specialmente riguardo a Google Search e Android, servizi vitali per innumerevoli consumatori e imprese all’interno dell’Unione.
Il futuro di Google in Europa potrebbe quindi dipendere da come si risolveranno le attuali indagini, con sviluppi che avranno ripercussioni significative per il mercato tecnologico globale. Il panorama attuale sembra indicare che le sanzioni non sono più solo una possibilità remota, ma un concreto rischio per il gigante della tecnologia, che dovrà affrontare scelte strategiche cruciali nei prossimi mesi.