Google modifica le regole per gli account G Suite legacy: addio spazio di archiviazione individuale

A partire dal 1 maggio 2025, gli utenti di G Suite legacy free edition passeranno a un sistema di archiviazione condiviso, senza possibilità di rifiutare la modifica imposta da Google.

Gli utenti di G Suite legacy free edition stanno per affrontare una significativa modifica nelle loro funzionalità di archiviazione. A partire dal 1 maggio 2025, Google annuncia che ogni account verrà convertito in un sistema di archiviazione condiviso tra tutti gli utenti dell’organizzazione. Questa notizia è stata comunicata tramite un’email inviata agli utenti da Google, come riportato da The Verge.

La transizione da G Suite a Google Workspace

Nel 2020, Google ha sostituito il marchio G Suite con Google Workspace, introducendo un nuovo modo di lavorare e collaborare online. La versione legacy di G Suite, che non è più disponibile dal 2012, consentiva a ogni utente di avere 15 GB di spazio di archiviazione gratuito, particolarmente utile per famiglie e gruppi che desiderano condividere un dominio comune. Sebbene i vecchi utenti abbiano potuto continuare ad utilizzare i servizi di Workspace senza costi aggiuntivi, Google ha deciso di introdurre material pooling storage, un cambiamento descritto come una soluzione “più semplice e flessibile” per la gestione dello spazio di archiviazione.

Dettagli sul passaggio a spazio di archiviazione condiviso

Jenny Thomson, portavoce di Google, ha chiarito che non è richiesta alcuna azione da parte degli utenti per il passaggio, e che non è possibile rifiutare questa modifica. Sebbene il totale dello spazio di archiviazione per l’intero account G Suite non verrà irrimediabilmente ridotto, gli utenti che necessitano di ulteriore spazio possono acquistarlo a un prezzo scontato, con aumenti minimi di 100 GB, tipicamente disponibili per circa 15 dollari. Tuttavia, Google non ha fornito dettagli precisi riguardo a quanto sarà grande questo sconto.

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Dopo la transizione, gli amministratori potranno comunque impostare limitazioni di archiviazione per ogni singolo utente all’interno dell’account G Suite. Queste restrizioni dovranno essere gestite manualmente da un amministratore dell’account, per evitare che alcuni utenti occupino in modo eccessivo lo spazio condiviso.

Un cambio già previsto in passato

Questo non è il primo tentativo di Google di eliminare le assegnazioni di archiviazione individuale. Già nel gennaio 2022, la società aveva annunciato che tutti gli utenti sarebbero stati obbligati a migrare verso piani di abbonamento con allocazione di archiviazione condivisa. Successivamente, Google aveva fatto un passo indietro, consentendo agli utenti di mantenere i propri piani senza spese, inclusi quelli che permettevano di aumentare la propria assegnazione di archiviazione individuale, ma solo per uso personale.

Questa nuova organizzazione può complicare la vita agli amministratori che preferivano il modello precedente, ma rappresenta anche un vantaggio per i gruppi desiderosi di condividere le loro allocazioni di archiviazione non utilizzate con gli altri membri.

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