Nell'ultimo aggiornamento, Google ha potenziato il suo assistente AI Gemini per dispositivi iOS, introducendo widget per la schermata di blocco che offrono agli utenti di iPhone e iPad un accesso immediato a diverse funzionalità. Questa iniziativa sembra essere parte di una strategia ben mirata per competere con Siri di Apple e ChatGPT di OpenAI, in un momento in cui la compagnia di Cupertino sta affrontando delle sfide nell’ammodernare il suo assistente vocale.
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I nuovi widget per la schermata di blocco di Gemini
La recente evoluzione dell'app Gemini include sei widget circolari per la schermata di blocco, progettati per rendere più semplice l'accesso rapido a funzionalità specifiche. Ogni widget ha una funzione distinta, facilitando l'interazione con l'assistente vocale. Tra le opzioni c'è:
Apri microfono: Questo widget permette di avviare il microfono per creare promemoria, eventi sul calendario e molto altro.
Usa camera: Consente agli utenti di scattare foto e fare domande relative all'immagine utilizzando Gemini.
Parla in tempo reale: Abilita interazioni vocali in tempo reale con Gemini, rendendo la comunicazione più fluida e immediata.
Inserisci prompt: Permette di digitare domande o richieste direttamente nell’app, per un’interazione più personalizzata.
Condividi immagine: Questo widget consente di selezionare immagini esistenti per ricevere informazioni o avviare chat.
Condividi file: Proprio così, è possibile condividere file per fornire contesto o ispirazione per domande future.
Gli utenti possono personalizzare questi widget come pulsanti angolari sulla schermata di blocco o all’interno del Centro di Controllo, garantendo così un'esperienza con Gemini secondo le proprie preferenze.
L'evoluzione di Gemini su iOS
L’introduzione di questi widget segue una serie di aggiornamenti volti a integrare Gemini all'interno del sistema iOS in maniera più profonda. L’app Gemini, lanciata come standalone lo scorso novembre, ha aperto nuove possibilità per gli utenti, che possono interagire con l’assistente AI senza dover accedere all’app principale di Google. Grazie a un’interfaccia intuitiva caratterizzata da una finestra di chat e una cronologia delle interazioni passate, l’app supporta l'input testuale, vocale e quello fotografico.
In concomitanza con il lancio di iOS 18, il widget di Google Search ha subito un rinnovamento per includere collegamenti personalizzabili, uno dei quali è appunto Gemini. Questa novità facilita l'attivazione dell'assistente direttamente dalla schermata principale del dispositivo, rendendo l'assistenza basata su AI facilmente accessibile per gli utenti.
Perché questa mossa adesso?
Le strategie di Google per integrare Gemini nei dispositivi iOS sembrano essere un calcolo mirato per sfruttare le attuali limitazioni di Siri. Secondo alcuni report, Apple sta affrontando un progresso lento nel migliorare la sua assistente vocale, con una revisione significativa che potrebbe richiedere anni. Pertanto, potenziando sia l'accessibilità che la funzionalità di Gemini su iOS, Google spera di attrarre quegli utenti in cerca di un'alternativa all'assistente vocale di Apple, offrendo loro una nuova opzione per soddisfare le loro esigenze informatiche quotidiane.
Considerazioni finali sul lancio di Gemini
Trovare e abilitare alcuni widget di Gemini non è stato inizialmente semplice, ma Google ha messo a disposizione risorse di supporto per facilitare il processo. Gli utenti sono stati avvisati della necessità di avere l'ultima versione dell'app installata e di aggiornare il proprio dispositivo all'ultima versione di iOS per garantire un'esperienza ottimale.
Con il mercato degli assistenti AI in crescita e sempre più integrato nella vita quotidiana, la competizione tra i giganti tecnologici per fornire le opzioni più efficaci e facili da usare è destinata ad intensificarsi. Lo sviluppo continuo e il perfezionamento di assistenti come Gemini e Siri sono destinati a trasformare le interazioni degli utenti, rendendole sempre più personali e senza interruzioni. Gli utenti iOS, in particolare, possono ora valutare alternative come Gemini, che potrebbero rispondere meglio alle loro necessità e preferenze personali in un mondo sempre più digitalizzato.