Il panorama delle ricerche online sta per subire una rilevante evoluzione grazie all’introduzione di AI Mode da parte di Google. Questa nuova modalità, attualmente in fase di test, mira a offrire un’esperienza di ricerca più ricca e interattiva, appropriata anche per i più giovani. Con AI Mode, Google punta a rispondere a domande più complesse, integrando capacità di ragionamento avanzate in modo da semplificare la comprensione di argomenti articolati. Scopriamo nei dettagli come funzionerà questa novità.
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AI Mode: le caratteristiche principali
AI Mode si presenta come un’opzione aggiuntiva nella barra di ricerca di Google, posizionata a sinistra dell’opzione “Tutti”. Questa innovativa modalità di ricerca sfrutta le potenzialità di Gemini 2.0 e ha come obiettivo quello di offrire risposte complete e pertinenti senza costringere gli utenti a effettuare ricerche ripetitive. Grazie ai feedback raccolti da utenti esperti, Google ha compreso l’esigenza di fornire risposte più dettagliate e meaningful alle domande.
Quando gli utenti pongono interrogativi in AI Mode, non solo ricevono un elaborato di informazioni utili, bensì anche domande di follow-up, creando un percorso di esplorazione più coinvolgente. Durante le prove, Google ha osservato che questa nuova modalità riesce a gestire query complesse emettendo più ricerche in contemporanea su diversi sottotemi, aggregando poi i risultati per presentare risposte facilmente comprensibili.
La differenza tra AI Overviews e AI Mode
Una delle principali differenze tra AI Overviews e AI Mode è la capacità di rispondere a domande sfumate in una sola ricerca. Con AI Overviews, gli utenti ottenevano principalmente una spiegazione concisa, corredata da link a studi, mentre AI Mode è progettato per offrire approfondimenti più ampi. Per esempio, se un utente desidera comprendere come funziona il Déjà vu e il suo legame con la memoria, AI Overviews fornirebbe una spiegazione limitata del fenomeno e rimandi a fonti esterne. Al contrario, con AI Mode, si otterranno informazioni più ricche e una spiegazione chiara di come il Déjà vu interagisce con la memoria umana.
Questa perfezione nei dettagli è frutto di un lavoro approfondito di Google, che utilizza una tecnica chiamata “query fan-out”, in cui vengono emesse più ricerche insieme per raccogliere informazioni da diverse fonti. Questo approccio permette di sintetizzare le informazioni e presentarle in modo chiaro e conciso agli utenti, facilitando l’apprendimento di concetti complessi.
Accesso facilitato per i giovani utenti
Un altro aspetto interessante di AI Mode riguarda la sua accessibilità. Gli adolescenti, infatti, possono utilizzare le AI Overviews senza la necessità di effettuare il login o di verificare la loro età. Questa decisione facilita non solo l’accesso alla conoscenza, ma anche l’inclusione dei più giovani nel mondo dell’informazione digitale. Google ha ben chiaro l’importanza di rendere la conoscenza più accessibile, in particolare per le nuove generazioni, incentivando l’esplorazione e la curiosità.
Attualmente, Google continua a testare AI Mode, avvisando gli utenti che potrebbero riscontrare alcune imprecisioni nelle risposte fornite. Questa fase di test ha come obiettivo quello di affinare il sistema, per essere certi che le informazioni siano corrette e equilibrate. Le insidie di un AI sono molte e Google è consapevole del rischio che potrebbe nascere dal presentare informazioni potenzialmente parziali.
Disponibilità per gli abbonati Google One AI Premium
Per i sottoscrittori del pacchetto Google One AI Premium, a partire da oggi è possibile provare AI Mode nell’ambito del progetto Labs. Questo rappresenta un ulteriore passo verso il lancio ufficiale della funzionalità, che si preannuncia rivoluzionaria per tutti gli utenti di Google. Mentre si attendono dichiarazioni future, questa fase sperimentale sembra già promettente. Con questa nuova modalità, Google si propone di ridefinire il modo in cui le persone accedono alle informazioni, rendendo il sapere più fruibile e comprensibile per tutti.