Nell'era digitale, la protezione dei minori online è diventata una priorità per le principali aziende tecnologiche. Google, in una recente comunicazione, ha annunciato l'intenzione di implementare un modello di machine learning per stimare l'età dei suoi utenti. Questa innovazione si propone di fornire esperienze più adeguate all'età attraverso tutte le sue piattaforme, una mossa attesa che si inserisce nel contesto di crescenti preoccupazioni relative alla sicurezza dei bambini online.
La nuova tecnologia di stima dell'età
Martedì, durante la pubblicazione della sua lettera annuale, il CEO di YouTube, Neal Mohan, ha introdotto il nuovo progetto che punta a valutare se un utente ha meno di 18 anni. Questo modello si basa su dati preesistenti, come i siti visitati, i contenuti video visualizzati e la durata dell'account. Se il sistema individua un utente potenzialmente minorenne, Google provvederà a modificare alcune impostazioni e fornirà informazioni su come poter dimostrare la propria età attraverso selfie, carte di credito o documenti di identità governativi.
Queste misure sono state pensate per migliorare la sicurezza dei più giovani, applicando anche funzioni già presenti, come il filtro SafeSearch, capace di rimuovere contenuti espliciti dai risultati delle ricerche. Inoltre, YouTube limiterà l'accesso a materiali che potrebbero non essere adatti per chi non ha raggiunto la maggiore età. Google ha confermato che l'intenzione è di estendere questa tecnologia di stima dell'età in altri paesi nel prossimo futuro.
Assecondare le esigenze di sicurezza digitale
Questa iniziativa arriva in un momento in cui si fa sempre più forte l'attenzione verso la sicurezza dei minori nel contesto digitale, specialmente negli Stati Uniti. L'azienda sta affrontando nuove legislazioni come l'Atto sulla Sicurezza Online per Bambini e la revisione di COPPA, che mirano a tutelare i diritti dei più giovani nell'era di internet. Accanto a queste, si sta discutendo anche il Kids Off Social Media Act , che mira a impedire ai ragazzi sotto i 13 anni di accedere ai social media, proponendo di implementare sistemi di verifica dell'età, sebbene il loro funzionamento non sia sempre preciso.
Meta, una delle aziende rivali di Google, ha già iniziato ad utilizzare l'intelligenza artificiale per segnalare eventuali utenti minorenni. Queste dinamiche evidenziano l'evoluzione delle politiche destinata a garantire un ambiente più sicuro per i bambini online.
Novità per i genitori e strumenti per il controllo
Tra le novità in arrivo, Google prevede di offrire ai genitori la possibilità di limitare chiamate e notifiche sui dispositivi dei propri figli durante le ore scolastiche. Questa funzionalità, annunciata per la prima volta l'anno scorso, sarà disponibile a partire dalla prossima settimana. Inoltre, una nuova opzione permetterà ai genitori di gestire i contatti del telefono del proprio bambino attraverso l'app Family Link, restringendo le comunicazioni solo a numeri specifici.
Ma non è tutto: Google sta per permettere ai genitori di aggiungere e gestire carte di pagamento nel Google Wallet dei figli, ampliando così le opzioni di controllo e sicurezza. Infine, ai teenager sarà concessa l’opportunità di utilizzare strumenti come l'app NotebookLM, alimentata dall'intelligenza artificiale, e il progetto Learn About, finalizzato all’educazione sull'IA.
Queste misure evidenziano l'impegno di Google nel voler offrire non solo contenuti adeguati all'età, ma anche strumenti di controllo per aiutare i genitori a garantire un'adeguata esperienza digitale ai propri figli.