Gli effetti della pausa tariffaria di Donald Trump sulle esportazioni di Nintendo

La pausa di 90 giorni sulle tariffe imposte da Trump consente a Nintendo di aumentare le spedizioni del Switch 2 dal Vietnam agli Stati Uniti, preparandosi per il lancio previsto.

La decisione del presidente Donald Trump di implementare una “pausa di 90 giorni” sulle tariffe elevate applicate a diversi paesi rappresenta una boccata d’ossigeno per Nintendo. Questa nuova misura offre alla compagnia l’opportunità di aumentare le spedizioni delle unità di Switch 2 dal Vietnam verso gli Stati Uniti. Secondo dati doganali riportati da Bloomberg, Nintendo ha iniziato a accumulare un certo numero di unità di Switch 2 dal Vietnam nei mesi precedenti al lancio previsto per il 5 giugno.

La situazione tariffaria prima della pausa

Fino a questo cambiamento, l’amministrazione Trump aveva imposto un’imposta del 46% sui prodotti provenienti dal Vietnam, un paese dove Nintendo produce parte della sua attrezzatura. Questa incidenza tributaria aveva generato preoccupazioni tali da costringere Nintendo a posticipare le prenotazioni del Switch 2 dall’inizialmente programmato 9 aprile negli Stati Uniti. Attualmente, esiste ancora una tassa del 10% per i paesi che non hanno risposto con misure tariffarie retaliatorie alle politiche di Trump. Pertanto, qualsiasi console spedita dal Vietnam agli Stati Uniti subirà per il momento un tributo minore rispetto a quello di prima.

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Nintendo si prepara alla domanda del mercato

Nintendo ha confermato che ha già spedito “alcuni” dispositivi di Switch 2 negli Stati Uniti, una mossa strategica che potrebbe rivelarsi decisiva nel gestire l’alto livello di richieste previsto al momento del lancio. Stando a quanto pubblicato da Bloomberg, uno dei principali assemblatori di Nintendo Switch 2 in Vietnam ha aumentato notevolmente le quantità di dispositivi inviati negli Stati Uniti negli ultimi mesi.

Secondo i dati doganali forniti da NBD, Hosiden Corp., uno dei tre principali assemblatori, ha spedito al mercato statunitense più dispositivi a febbraio rispetto a quanto fatto nei sei mesi precedenti messi insieme. In gennaio, il Vietnam ha esportato 383.000 unità di console di gioco verso gli Stati Uniti, mentre a febbraio questo numero è cresciuto a oltre 725.000 unità.

Preordini e futuro del Switch 2

Attualmente, Nintendo non ha comunicato quando avverranno le prenotazioni negli Stati Uniti e in Canada, né se il prezzo dello Switch 2 subirà un aumento a causa delle tariffe. Con la nuova imposta più bassa attuata al momento, appare plausibile che Nintendo cercherà di portare quante più unità di Switch 2 possibili negli Stati Uniti prima che, in futuro, possano entrare in vigore tariffe più elevate.

Questa mossa potrebbe incentivare non solo le vendite iniziali, ma anche la competitività della console sul mercato. Lo scenario attuale offre diversi spunti di riflessione sulle strategie di esportazione di Nintendo e sulle possibili risposte del mercato internazionale nel settore dei videogiochi.

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