Possedere un laptop modulare vuol dire poter godere di un indubbio vantaggio: questo dispositivo, infatti, ti permette di aggiornare o modificare i suoi componenti senza dover per forza acquistare un nuovo computer. Si tratta di un concetto innovativo per un laptop (del resto, i computer desktop già funzionano in questo modo) ma bisogna chiedersi se effettivamente questa tipologia di macchina è destinata a diffondersi tra il grande pubblico.
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I laptop tradizionali sono già un po’ modulari
Ogni volta che parliamo di laptop modulari, facciamo riferimento a computer portatili dotati di un alto livello di modularità. Questo concetto è ovviamente molto variabile. Sul mercato possiamo infatti trovare laptop con modularità zero come, ad esempio, M1 MacBook Air. In questo caso, è bene verificare che le specifiche di archiviazione e RAM del laptop siano proprio aderenti alle tue necessità perché non avrai alcun modo di aggiornarle oppure modificarle.
Inoltre, la maggior parte dei laptop presenta un tipo di modularità relativa: ricordiamo, infatti, che componenti principali come CPU e GPU sono direttamente saldate sulla scheda madre e, dunque, non possono essere in alcun modo sostituite e modificate.
E’ bene sottolineare che molti produttori di laptop hanno cercato di trovare un minimo comune denominatore per le GPU aggiornabili. Ci riferiamo, in particolare, al modulo GPU standard denominato "MXM" suscettibile di essere sostituito con un altro. E’ chiaro che, se il tuo laptop monta una GPU del genere, potresti essere perfettamente in grado di aggiornarla. Si tratta comunque di una soluzione tutt’altro che pratica dato che i moduli MXM possono in genere essere acquistati soltanto presso il produttore del laptop e non sono nemmeno molto economici. E inoltre, sono sempre più in disuso: ti ricordiamo che gli ultimi sono stati prodotti nel 2019.
Sul mercato sono stati anche lanciati alcuni laptop che montano una CPU desktop con socket rendendo di fatto possibili gli aggiornamenti della CPU. Ma stiamo comunque parlando di laptop poco portatili che, dunque, non sono mai stati una soluzione modulare pratica.
Ecco il laptop completamente modulare
Progettare un laptop completamente modulare è da sempre un’idea molto presente sul mercato, ma che ha avuto scarse applicazioni ed un tiepido successo. Una soluzione interessante è rappresentata dal laptop Framework, uno dei pochi a rispecchiare in pieno l'idea di un laptop completamente modulare. Il Framework è leggero e compatto, completamente personalizzabile.
Una “chicca” è senza dubbio la “versione fai da te” che ti permette di assemblare il laptop dei tuoi sogni. E puoi acquistare un componente per sostituirne uno rotto: insomma, un vero e proprio sogno, sembra proprio il laptop perfetto! Purtroppo, anche il Framework presenta un problema: tutti i moduli sono acquistabili unicamente presso il produttore. In pratica, non esiste un mercato aperto: questo vuol dire che, se la Framework dovesse cessare la sua attività, il tuo laptop completamente modulare si trasformerebbe in modulare in senso stretto. Questo perché non potresti più acquistare i moduli da sostituire.
Il problema della standardizzazione
Se vivessimo in un mondo utopico, i produttori prenderebbero spunto dal laptop Framework per realizzare il vero laptop modulare. In questo caso, sempre più società inizierebbero a produrre moduli compatibili e, con il passare del tempo, i maggiori produttori di laptop comincerebbero ad allinearsi al mercato costruendo standard simili.
Dovrebbe comunque esserci una massiccia richiesta sul mercato per il laptop Framework (o comunque per quelli modulari) per spingere i produttori ad allinearsi. E, al momento, questa non sembra essere un’esigenza di prima necessità.
Non è stato facile nemmeno arrivare alla modularità del computer desktop
Oggi siamo abituati a pensare al computer desktop come ad una macchina dotata di componenti intercambiabili e perfettamente sostituibili. Ma non è sempre stato così. Pensiamo, ad esempio, ai primi computer come l'Apple II o il Commodore 64: essi esistevano solo all'interno dei propri ecosistemi hardware.
Soltanto con computer come il PC IBM il mercato dell’hardware per pc è diventato “aperto”. Nonostante ciò, molti continuano a riscontrare problemi: pensiamo, ad esempio, ai tanti utenti che hanno provato ad inserire nel proprio PC una scheda GPU troppo lunga.
Tutto ciò non significa che non esiste una standardizzazione hardware per i laptop. Sono tanti gli esempi di componenti standard come, ad esempio, i moduli RAM per laptop, le unità da 2,5″ e le schede PCMCIA.
La difficile standardizzazione deI design dei laptop
La creazione di standard per l'hardware dei laptop è ostacolata ancora di più dalla loro struttura e design. In particolare, chi progetta un laptop deve fare i conti con il peso, la potenza e l’ergonomia in modo da creare un laptop facile da trasportare ed utilizzabile in qualsiasi luogo. Il modo più semplice di giungere a questo risultato è personalizzando l’hardware in base alle particolari esigenze del progetto.
La completa modularità può portare a pessimi laptop
E’ importante ricordare anche un altro aspetto: i maggiori produttori di laptop puntano a realizzare computer leggeri e piccoli ma dotati di una grande potenza. Se i laptop modulari diventassero più “comuni”, allora cambierebbe completamente la prospettiva dei produttori.
In parole povere, saremmo chiamati a scegliere tra laptop più facili da aggiornare, riparare e utilizzare per periodi di tempo molto lunghi al posto di computer molto leggeri, sottili ma poco durevoli nel tempo, “usa e getta”. E - guardando quanto sono popolari gli ultrabook con modularità zero – sembra proprio che il mercato non sia affatto pronto a questo cambiamento.