FCC combatte il fenomeno delle chiamate indesiderate: misure severe per gli operatori telefonici

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La Federal Communications Commission degli Stati Uniti sta intraprendendo un'azione decisa contro l'epidemia di chiamate indesiderate. Questa fase di lotta sta avvenendo con misure che mirano a coinvolgere attivamente gli operatori di telecomunicazioni, i quali dovranno garantire la sicurezza delle comunicazioni contro le truffe telefoniche. Mentre l'Italia è ancora alle prese con consultazioni pubbliche, la FCC si muove per dare un segnale forte, sottolineando l'importanza della responsabilità nell'ambito delle telecomunicazioni.

L'iniziativa di FCC contro le chiamate spam

La presidente della FCC, Jessica Rosenworcel, si è espressa con chiarezza riguardo all'importanza di un approccio collaborativo nella lotta contro le chiamate indesiderate, dichiarando che i fornitori di servizi devono agire come alleati attivi in questa battaglia. L'agenzia ha presentato il "Robocall Mitigation Database", che è una piattaforma di registrazione per i fornitori di servizi vocali. Ogni operatore deve sottoporre certificazioni sulle strategie impiegate per ridurre le chiamate indesiderate e fornire misure di autenticazione delle chiamate attraverso il protocollo STIR/SHAKEN.

La problematica più avvertita dai cittadini americani, simile a quella degli utenti italiani, riguarda il CID spoofing, una pratica insidiosa che consente ai chiamanti di mascherare il proprio numero. I call center spesso utilizzano numeri falsi, creando confusione nella ricezione delle telefonate. Talvolta, i numeri visualizzati sul display sono riconducibili a istituzioni o aziende conosciute, aumentando il rischio di truffe e frodi.

Con l'adozione della tecnologia VoIP, è diventato più semplice per i call center non etici effettuare chiamate utilizzando numeri di telefoni famosi, ad esempio dando l’apparenza che la chiamata provenga dalla Casa Bianca. Questa furbizia alimenta l'abuso di tecniche promozionali aggressive, spesso travalicando i limiti del legittimo marketing.

Cos'è STIR/SHAKEN e come funziona

Per affrontare il problema del CID spoofing, la FCC ha implementato il framework STIR/SHAKEN. Questo sistema tecnologico si articola in due componenti fondamentali. STIR, che sta per Secure Telephone Identity Revisited, impiega certificati digitali per stabilire e confermare l'identità del chiamante. SHAKEN, acronimo di Secure Handling of Asserted information using toKENs, fornisce le linee guida per implementare STIR nelle reti telefoniche.

Ogni volta che un utente effettua una chiamata, il provider verifica l'identità dell’utente e attribuisce un livello di attestazione. Le categorie di attestazione includono:

  • Attestazione completa : il provider conosce l'identità del chiamante e conferma il diritto di utilizzare il numero.
  • Attestazione parziale : il fornitore ha conoscenza dell'utenza ma non dell'origine specifica del numero.
  • Attestazione gateway : nessuna autenticazione è possibile riguardo all'origine della chiamata.

Tali informazioni sono integrate in un'intestazione SIP cifrata, che consente al destinatario di valutare l'affidabilità del numero chiamante, adottando eventualmente le misure necessarie.

Le sanzioni per i fornitori inadempienti

A seguito di queste nuove misure, la FCC ha annunciato che sta preparando sanzioni per più di 2.400 sistemi di telecomunicazione che non hanno fornito le necessarie certificazioni. Rosenworcel ha precisato che non si tratterà solo di multe: i fornitori si trovano a rischio di esclusione dalla rete telefonica degli Stati Uniti, se non dimostrano un impegno tangibile.

Oltre a ciò, gli operatori sono tenuti a elaborare un piano di mitigazione delle robocall, in cui dovranno spiegare le tecniche specifiche attuate per ridurre la quantità di chiamate indesiderate. Questi piani necessitano di aggiornamenti regolari e possono fungere da base per analisi di traffico telefonico, relazionandosi con i fornitori di reti superiori.

L'iniziativa della FCC è sostenuta da un’azione collaborativa con l’Anti-Robocall Multistate Litigation Task Force, che riunisce 51 procuratori generali. Recentemente, il gruppo ha contattato vari fornitori riguardo alle indagini sul traffico di chiamate sospette trasmesse tramite le loro reti, includendo alcuni nel piano di repressione avviato dalla FCC.

Risultati promettenti e confronto con l'Europa

Negli Stati Uniti, i risultati delle nuove norme sui chiamanti sono incoraggianti, con una riduzione delle chiamate indesiderate che supera l'80%. Questa cifra rappresenta un passo avanti significativo rispetto a quanto accade in Europa e in Italia, dove le misure adottate sembrano procedere con maggiore cautela. La necessità di soluzioni rapide ed efficienti per gli utenti è diventata un’urgenza, mentre i cittadini continuano ad affrontare il problema delle chiamate indesiderate.

In questo panorama, la lotta della FCC rappresenta un modello di riferimento, evidenziando l’importanza di un intervento diretto e strutturato per salvaguardare gli utenti da truffe e abusi telefonici.

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