L’analisi contenuta nel Global Identity Fraud Report, redatto da AU10TIX, mette in evidenza una preoccupante escalation di furti d’identità che coinvolgono sempre più l’intelligenza artificiale. I dati raccolti tra luglio e settembre 2024 rivelano un cambiamento radicale nel panorama delle frode digitali, avvertendo l’opinione pubblica e le istituzioni. L’uso delle nuove tecnologie da parte dei criminali non è mai stato così massiccio, mirando non solo a account sui social media, ma anche a wallet crittografici e conti bancari.
Crescita esponenziale dei furti d'identità
In un periodo di pochi mesi, il report ha registrato un aumento significativo delle frodi legate all’identità. I cybercriminali si sono adattati, utilizzando metodi intelligenti per rubare dati sensibili e accedere a informazioni protette. Le tradizionali tecniche di falsificazione di documenti sono state affiancate da tecnologie avanzate come i deepfake e i bot automatizzati. Queste pratiche hanno preso piede in particolare durante il quadro delle elezioni americane, con i bot che hanno influito per il 28% di tutti i tentativi di frode nel terzo trimestre 2024, in netto contrasto con il solo 3% registrato nei primi tre mesi dell’anno.
Oltre a questi metodi, un aspetto inquietante è l’emergere di selfie sintetici. Questi deepfake sono così sofisticati da poter ingannare anche i sistemi di verifica più complessi e robusti. La capacità di realizzare queste immagini fasulle conferisce agli autori delle frodi un potere mai visto prima di accedere a numerosi servizi online in modo illecito.
La minaccia dei selfie sintetici e delle tecnologie di riconoscimento facciale
I selfie sono stati storicamente ritenuti uno strumento sicuro per l’autenticazione biometrica. Tuttavia, la diffusione della tecnologia d’intelligenza artificiale ha profondamente alterato questa realtà. Secondo il report di AU10TIX, le nuove tecnologie avanzate permettono di eludere con facilità i sistemi di riconoscimento facciale, creando un quadro di vulnerabilità nei sistemi di protezione esistenti.
Un metodo ricorrente tra i cybercriminali è l'attacco chiamato image template. Questa strategia consente di manipolare un singolo modello di documento d’identità, generando un numero elevato di identità uniche. Utilizzando elementi fotografici casuali e dati personali riciclati, i malfattori sono in grado di forgiare account fittizi in tempi record, aumentando così il rischio di frodi.
Adattamento delle forze dell’ordine e misure preventive
AU10TIX mette in luce i progressi compiuti dalle forze dell’ordine nel contrastare le frodi nel campo dei pagamenti online. Nonostante un evidente successo nel frenare questi attacchi, i cybercriminali hanno rapidamente spostato l’attenzione verso settori più vulnerabili, come quello delle criptovalute. Questa mobilità nel cambiamento delle strategie di attacco mostra come le frodi siano destinate a rimanere una sfida costante.
Per combattere efficacemente questo fenomeno, AU10TIX sottolinea l'importanza di evolvere oltre le modalità tradizionali di verifica che si basano unicamente sui documenti. È fondamentale integrare nel processo di autenticazione altri tipi di dati, come la routine di accesso e i comportamenti specifici degli utenti. Queste informazioni possono rappresentare un punto di partenza cruciale per identificare anomalie e contrastare i tentativi di frode prima che si concretizzino in danni per gli utenti.
Il panorama della sicurezza informatica è in continua trasformazione e richiede un impegno comune per garantire un futuro più sicuro in un contesto sempre più digitalizzato.