In un periodo caratterizzato da tensioni e controversie, Elon Musk torna al centro della scena dopo aver accusato la Securities and Exchange Commission di aver avviato un’indagine motivata da ragioni politiche in merito alla sua acquisizione di Twitter. Le dichiarazioni del miliardario risalgono a dicembre, quando tramite il suo avvocato Alex Spiro ha dichiarato che la SEC gli aveva offerto un lasso di tempo di 48 ore per accettare un accordo, minacciando di addebitargli frodi se avesse rifiutato. Non volendo pagare alcuna sanzione, Musk ha chiesto chi fosse responsabile di queste azioni, insinuando che potessero essere associate al precedente presidente della SEC, Gary Gensler, o alla Casa Bianca di Biden.
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Il rifiuto di Musk e le accuse alla SEC
Con l’avvio della causa da parte della SEC a gennaio, Musk ha ribadito il suo disappunto riguardo a qualsiasi potenziale accordo, definendo l’agenzia come “completamente rotta“. Le sue affermazioni si inseriscono in un contesto di conflitti precedenti tra Musk e la SEC, iniziato con una controversa sentenza del 2018 riguardante i tweet del CEO di Tesla. Tale situazione aveva portato la Corte Suprema a rifiutare di esaminare le obiezioni di Musk relative al monitoraggio dei suoi cinguettii da parte dell’agenzia.
Recentemente, l’attenzione si è ulteriormente intensificata con la pubblicazione di un ordine esecutivo da parte dell’ex presidente Trump in febbraio, che ha conferito poteri straordinari alle agenzie indipendenti, inclusa la SEC. Questo ordine ha portato a speculazioni secondo cui Musk potrebbe aver tentato di orientare il discorso pubblico per frenare l’indagine contro di lui.
Le preoccupazioni degli investitori di Twitter
Tuttavia, gli sviluppi non si sono fermati qui. Un altro elemento chiave della vicenda è una causa persistente intentata da investitori di Twitter, la quale potrebbe rappresentare un ostacolo significativo alle manovre di Musk per evitare l’inchiesta della SEC. In un contesto così complesso, ci si aspetta che le azioni legali possano avere un impatto cruciale sull’esito delle indagini.
A rendere la situazione ancora più intricata è l’intenzione di Musk di non pagare sanzioni. Tuttavia, gli ultimi eventi suggeriscono che potrebbe trovarsi costretto a farlo per risolvere le accuse, con le sue stesse dichiarazioni ritenute plausibili per un intento di inganno. Gli sviluppi legali sembrano quindi promettere ulteriori colpi di scena.
Le decisioni del tribunale e le affermazioni degli investitori
Nella giornata di venerdì, il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Andrew L. Carter, Jr., ha dato un’importante vittoria agli investitori di Twitter, rigettando in gran parte la richiesta di Musk di archiviare il caso. La decisione giuridica ha evidenziato una plausibilità nei presunti schemi di Musk e degli altri coimputati, accusati di aver cospirato per spendere oltre 2,6 miliardi di dollari nell’acquisto segreto di oltre 70 milioni di azioni a un prezzo notevolmente inferiore. Questo piano, secondo le affermazioni dei ricorrenti, avrebbe consentito a Musk di risparmiare oltre 200 milioni di dollari, danneggiando al contempo gli investitori, che avrebbero potuto vendere le loro azioni a prezzi superiori durante il periodo in cui il presunto schema era attivo.
Questa serie di eventi dimostra che le implicazioni legali per Elon Musk non sono affatto terminate. La situazione in corso ha il potenziale di influenzare non solo il suo status finanziario ma anche la reputazione di uno degli uomini più noti e controversi della Silicon Valley. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro di Musk e per il modo in cui l’agenzia regolatrice gestisce la questione.