Diversi dispositivi soffrono di lag. Questi lag portano a un calo delle prestazioni sia in lettura che in scrittura nella memoria interna causando sporadicamente lag e freeze improvvisi del sistema Android. L’utilizzo dei nuovi modelli di eMMC, ha permesso di minimizzare il decadimento, ma non tutti i modelli sono uguali e all’interno della stessa catena di produzione può esserci un dispositivo che “dura meno” rispetto a un altro device anche se all’apparenza sono del tutto uguali.
Questi fastidiosissimi lag possono essere eliminate e, proprio con questa guida, vi faremo vedere come eliminare il problema dei lag nella stragrande maggioranza dei casi, rendendo il nostro amato “robottino verde”molto più veloce. La procedura è sicura in quanto è un procedimento previsto di default dal kernel linux. Prima di iniziare con la guida, vediamo cos’è il lag:
“Lag è un termine inglese e vuole dire “ritardo”. La parola LAG coincide anche con l’abbreviazione dei termini LAtency Gap, che sono termini che indicano sempre una differenza causata da latenza delle informazioni.”
-Tratto da Wikipedia
Come eliminare definitivamente i Lag su Android
Avvertenze: OutOfBit.it non si assume nessuna responsabilità di malfunzionamenti ai vostri dispositivi. Le operazioni descritte vengono eseguite quotidianamente da milioni di persone in tutto il mondo, quindi il procedimento funziona. Se fate qualcosa di sbagliato lo avrete fatto con le vostre mani.
Requisiti:
- Permessi di Root abilitati sul vostro dispositivo;
- Scaricare ed installare Seeder.
Procedura Completa:
Scaricate ed installate l’applicazione, apritela e concedetegli i permessi di root. Premendo il tasto in alto a sinistra, attiveremo il servizio di ottimizzazione. Sotto, troveremo tre opzioni:
- Suspend RNG service while screen off: disattiva in automatico il servizio quando spegnete lo schermo. Normalmente è un’opzione consigliata, ma se notate riavvii del dispositivo o se non dovesse riaccendersi più una volta spento lo schermo, disattivatela.
- Extend I/O queue: questa funzione potrebbe migliorare la gestione dell’I/O scheduler, permettendogli una maggiore libertà di spazio per decisioni migliori e più scritture. Consigliato durante pesanti cicli di I/O.
- Start automatically on boot: attiva il servizio ad ogni riavvio.
Inoltre, è possibile scegliere tra tre profili di performance che controllano la velocità con cui l’entropy pool deve essere rigenerato: Light, Moderate e Aggressive. Maggiore è la velocità, minore sarà il numero di lag nei processi più impegnativi, ma ovviamente ad un leggero discapito della batteria.