Nel contesto odierno, in cui la comunicazione efficace è fondamentale per le aziende operanti su scala globale, DeepL, azienda leader nel settore dell'intelligenza artificiale linguistica, ha rilasciato un white paper intitolato "La rivoluzione linguistica: come migliorare la comunicazione aziendale con l’IA". Questo documento offre spunti preziosi su come l'intelligenza artificiale stia cambiando il modo in cui le aziende si relazionano attraverso le barriere linguistiche, sia negli Stati Uniti che nell'area EMEA. Basato su un sondaggio condotto tra diversi leader aziendali e su dati di fonti esterne, il report esplora le tendenze legate all'adozione dell'IA e del suo impatto sulla comunicazione, rivelando che ben il 72% delle aziende prevede di integrare strumenti di intelligenza artificiale nelle proprie operazioni quotidiane entro la fine del 2025.
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La sfida della comunicazione globale e l'importanza dell'IA
L'inglese è ciascuno il punto di riferimento per la comunicazione aziendale a livello globale. Tuttavia, i dati mostrano che solo il 20% della popolazione mondiale è realmente fluente in questa lingua. Jarek Kutylowski, amministratore delegato e fondatore di DeepL, evidenzia come una comunicazione inadeguata possa influenzare significativamente il lavoro dei dirigenti, che lamentano una perdita di tempo di oltre un'ora al giorno a causa di problemi comunicativi. Questi problemi non sono solo affari di alti livelli, ma investono anche le varie categorie di management e leadership.
La ricerca di DeepL rivela che l'intelligenza artificiale sta diventando una soluzione sempre più ricercata per affrontare tali sfide. Entro il 2025, oltre il 25% delle aziende intende concentrare l'uso dell'IA su attività specialistiche come la traduzione, rispondendo così a problematiche di comunicazione sempre più diffuse. Questo aumento di consapevolezza e investimento verso l'IA si traduce in esperienze di lavoro più efficienti e in una maggiore competitività sul mercato globale.
Investimenti e tendenze di spesa per l'IA nelle aziende
Il white paper di DeepL sottolinea come le aziende siano pronte a stanziare considerevoli fondi per l'integrazione dell'IA nelle loro strutture. Non solo nella traduzione, ma anche in altre operazioni aziendali. Si prevede che, nel 2025, le aziende inizieranno a vedere chiaramente i benefici tangibili dell'IA, con un focus particolare sui ritorni economici. Nelle spese per l'IA, le operazioni aziendali assorbono il 28% del totale, seguite dal 19% per gli strumenti di lavoro e dal 25% per attività specialistiche.
Non sorprende quindi che i Paesi Bassi emergano come i più proattivi nell'adozione di queste tecnologie, con il 30% delle aziende pronte a integrare l'IA in tutte le operazioni. Anche Germania, Belgio, Francia e Stati Uniti seguono a ruota con percentuali di investimento significative, indicando un trend crescente nell'adozione di soluzioni di intelligenza artificiale per supportare il business.
Le barriere linguistiche: un ostacolo per le aziende internazionali
Con una crescente presenza delle aziende nei mercati internazionali, le barriere linguistiche diventano una questione di rilevanza cruciale. Il rapporto evidenzia come l'espansione in nuovi mercati e il coinvolgimento dei clienti all'estero rappresentino alcuni dei principali ostacoli comunicativi per le aziende. Secondo il report, il 35% delle aziende è sfidato dall'espansione del mercato, il 32% dal coinvolgimento dei clienti stranieri e il 24% dal servizio clienti in contesti multilingue.
In particolare, le aziende europee si trovano a dover affrontare sfide aggiuntive in contesti caratterizzati da diverse lingue ufficiali. Paesi come Belgio, Germania e Regno Unito sono tra i più vulnerabili alle difficoltà legate alla comunicazione interculturale, con percentuali di sfida che superano il 40%. Inoltre, i dati indicano che Francia, Stati Uniti e Belgio segnalano le maggiori difficoltà nel servizio ai clienti, sottolineando l'importanza di possedere solide competenze linguistiche adattive.
Strumenti di intelligenza artificiale linguistica al servizio delle aziende
In risposta a questa complessità, strumenti come quelli proposti da DeepL stanno diventando strumenti vitali per le aziende, favorendo una comunicazione più fluida e una maggiore efficienza operativa. L'intelligenza artificiale non funziona da sola, ma si integra con l'esperienza umana per affrontare le sfide comunicative. Questo approccio ibrido è evidente in ambiti dove la comunicazione è più complessa, come i settori legale e manifatturiero, dove i rischi comunicativi sono elevati.
Le aziende stanno anche combinando l'uso di IA con supporto da parte di agenzie di traduzione esterne e team interni. Secondo il report, il 32% delle imprese utilizza agenzie esterne; il 31% integra soluzioni di IA per supportare i team di traduzione; e il 26% sta incorporando l'IA nei prodotti principali. Tra le aziende europee, i Paesi Bassi e la Francia si distinguono per una crescente priorità nel superare le barriere linguistiche interne, dimostrando la necessità di procedure di comunicazione più inclusive e strategiche.
Risultati simili emergono anche da uno studio condotto da Forbes, che ha evidenziato che oltre la metà dei dipendenti aziendali sperimenta difficoltà di comunicazione nel loro lavoro quotidiano, rinforzando la necessità di azioni concrete per migliorare l'interazione linguistica nelle aziende.
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