Cybersecurity: come difendersi dagli attacchi Ddos e i rischi per i siti italiani

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Nell'era digitale, la sicurezza informatica è diventata fondamentale, soprattutto alla luce dei recenti attacchi mirati, tra cui quelli di tipo Ddos, che hanno colpito siti italiani di alto profilo come gli aeroporti di Malpensa e Linate. Corrado Giustozzi, esperto nel campo della cybersecurity e senior partner di Rexilience, offre una visione approfondita delle pratiche per proteggersi da queste minacce e delle implicazioni più ampie legate a questa forma di sabotaggio.

Comprendere gli attacchi Ddos: una minaccia sottovalutata

Un attacco di tipo Ddos può non sembrare immediatamente percettibile come una violazione della sicurezza, ma Giustozzi lo descrive in termini chiari: «È come bloccare la serratura di casa. Non c’è furto, ma viene impedito all’utente legittimo di accedere al proprio sistema». Questo tipo di attacco non implica un'intrusione nel server, bensì un sovraccarico, in cui l'obiettivo è travolgere il server con un numero eccessivo di richieste, causando il suo malfunzionamento.

Questo fenomeno non è isolato. Giustozzi sottolinea che le azioni di sabotaggio non possono essere definite hackeraggio, ma piuttosto un crimine volto a creare disservizi. La rivendicazione da parte di gruppi come i filorussi di NoName evidenzia un contesto geopolitico in evoluzione, in cui le tensioni internazionali si riflettono anche nel campo della sicurezza informatica. Secondo un rapporto della Clusit, gli attacchi di questo tipo sono aumentati del 65% in Italia nel 2023 rispetto all'anno precedente, mentre a livello globale la media ha visto un incremento del 15%. Questi numeri dimostrano la crescente vulnerabilità delle infrastrutture italiane.

Soluzioni di difesa: costose ma necessarie

Giustozzi chiarisce che proteggersi efficacemente da un attacco Ddos è possibile, ma richiede un approccio pianificato e risorse adeguate. La chiave sta nel filtrare a monte il traffico malevolo. «Quando il traffico malevolo inizia a colpire, è generalmente troppo tardi per intervenire. È fondamentale avere provider in grado di gestire e filtrare le richieste non legittime prima che arrivino al server bersaglio», precisa.

Le soluzioni attuabili esistono, ma spesso comportano costi elevati per le aziende, che devono investire in infrastrutture di sicurezza adeguate. Installare firewall e programmi di protezione avanzata rappresenta una misura precauzionale che può sembrare onerosa, ma è essenziale per evitare danni economici e di reputazione che un attacco riuscito può comportare. Giustozzi insiste sull'importanza della preparazione: le misure di sicurezza dovrebbero essere attivate prima che si verifichi un attacco, per garantire che le organizzazioni siano pronte a reagire e mitigare i danni.

L'importanza della consapevolezza e della preparazione

Infine, un aspetto cruciale evidenziato da Giustozzi è l'importanza della consapevolezza riguardo alle minacce informatiche. Le aziende devono non solo implementare tecnologie di difesa, ma anche educare i propri dipendenti e collaboratori sui rischi connessi alla cyber sicurezza. Questa cultura della sicurezza deve essere parte integrante della strategia aziendale.

La crescente sofisticazione degli attacchi Ddos e l'aumento esponenziale della loro frequenza richiedono che le organizzazioni rimangano vigili. Solo con una pianificazione e un investimento adeguati è possibile proteggere i sistemi informatici e garantire un funzionamento fluido e sicuro delle proprie operazioni online.

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