Cresce la preoccupazione degli italiani per il tempo trascorso online: il report EY 2024

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La società italiana si mostra sempre più inquieta riguardo al tempo speso connessi a Internet, aspetto evidente nel rapporto EY Decoding the Digital Home Study 2024. La ricerca, condotta su un campione di 1.000 famiglie in Italia e 20.000 globalmente, rileva un crescente allerta fra le famiglie italiane. Un dato significativo è emerso: il 42% degli italiani mostra timori per l'eccessivo tempo che i membri della famiglia trascorrono online, segnale di un cambiamento nei comportamenti e nelle interazioni sociali.

Preoccupazioni italiane sulla connettività

La questione della connettività ha attirato l'attenzione, soprattutto in seguito all'emendamento della Legge di Bilancio del 2025. Un quarto delle famiglie italiane considera inaffidabile la propria rete, spingendo il 35% a valutare la sostituzione della rete fissa con una mobile. Ancora, il 29% degli italiani desidera un abbonamento più economico, il che ha portato il 16% delle famiglie a cambiare fornitore di Internet nell'ultimo anno. Tuttavia, esiste un notevole timore riguardo al processo di cambio: oltre un terzo degli intervistati lo considera complicato, sintomo di una certa inerzia legata al poco tempo disponibile per intraprendere tali cambiamenti. Di fronte a continui rincari e questioni di fruibilità, le famiglie italiane si interrogheranno ancora su come ottimizzare il proprio accesso alla rete.

L'era della smart home e il panorama dei contenuti

Il percorso verso la smart home in Italia sembra muoversi lentamente. La televisione, con il 69% di diffusione, si conferma come il dispositivo più connesso nelle case italiane, utilizzata dal 56% degli utenti per seguire le ultime notizie. Le piattaforme di streaming dominano le preferenze di visione per film e serie, con il 45% degli italiani già abbonati. È interessante notare che il 44% sarebbe disposto a sottoscrivere abbonamenti con pubblicità per risparmiare, mentre la metacognizione riguardo alle spese è netta: il 50% degli abbonati pensa di pagare troppo per contenuti poco utilizzati, e il 53% lamenta l'eccesso di scelte disponibili sulle diverse piattaforme di streaming. Non mancano le disdette, con il 30% delle famiglie italiane che ha già cancellato o prevede di cancellare almeno un servizio di abbonamento streaming. Al contempo, si segnala un interesse per pacchetti unici che raggruppano diversi contenuti.

Sicurezza e tecnologia: timori delle famiglie italiane

La questione della sicurezza digitale è particolarmente delicata. Oltre il 60% dei genitori esprime preoccupazione circa la possibilità che i propri figli possano accedere a contenuti inappropriati, e il 63% teme la diffusione di informazioni false. Un aspetto inquietante riguarda l’hacking dei dispositivi smart, che preoccupa la metà degli intervistati. Questo contesto di insicurezza si riflette nel pensiero del 51% delle famiglie, che ritiene difficile garantire sicurezza online, mentre solo il 42% afferma di avere il controllo sui propri dati. L’intelligenza artificiale, che entra sempre di più nelle abitazioni, genera preoccupazione nella maggior parte degli italiani, con il 56% che teme un impatto sull'affidabilità delle informazioni ottenute. Anche se i chatbot delle aziende aiuteranno a ridurre i tempi di risoluzione dei problemi, il 57% degli italiani vorrebbe chiarimenti su come queste tecnologie vengano utilizzate.

L'importanza delle relazioni umane nell'acquisto

Quando si tratta di acquisti, il contatto diretto continua a essere molto prezioso per le famiglie italiane. Quattro famiglie su dieci esprimono preferenza per visitare fisicamente il negozio, mentre solo il 12% si avvale di siti di comparazione dei prezzi. Più di un terzo degli italiani si mostra favorevole alla visita di negozi per ricevere consigli dall'assistenza, superando coloro che cercano informazioni online . Citare la preminenza di interazioni umane nelle decisioni di acquisto chiarisce quanto sia essenziale una connessione personale anche in un contesto sempre più digitale.

Verso un equilibrio nella vita digitale

Di fronte a tutte queste statistiche, le famiglie italiane manifestano una crescente preoccupazione per il tempo che trascorrono online. Infatti, il digital detox è diventato un tema sempre più discusso e sentito, con il 42% delle famiglie intenzionate a limitare la propria esposizione agli schermi. Giuseppe Donatelli, Italy TMT Leader di EY, ha dichiarato che la sovraesposizione digitale è diventata sempre più evidente. La ricerca rivela che molti italiani riconoscono la necessità di ridurre il tempo online per preservare il proprio benessere psico-fisico. I dati evidenziano come il bisogno di un equilibrio tra digitale e reale sia una priorità emergente, chiarendo la direzione da seguire per un futuro più sostenibile nelle relazioni e nelle interazioni sociali.

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