Xposed Framework apre a tutti gli utenti Android il mondo del modding per il proprio smartphone o tablet, aggiungendo personalizzazioni inedite e la capacità di convertire il sistema operativo stock in un OS performante secondo i nostri gusti e le proprie necessità. Impariamo quindi come installarlo in questa breve guida.
Installare Xposed Framework Android: il modding a portata di tutti
La mania del modding e della personalizzazione estrema dei propri dispositivi a base Android ha di certo tentato tutti i possessori dei device ispirati al robottino verde Google. Ora, grazie a Xposed Framework, applicazione in fase alpha sviluppata dall'user Rovo89, è possibile modificare profondamente la struttura del nostro sistema operativo, evitando ai più inesperti la decompilazione, la modifica e la ricompilazione delle app di sistema necessarie a sostenere la struttura di una ROM modificata.
Per fare ciò, dovremo naturalmente munirci del ZIP necessario, reperibile qui,. Ricordiamo che l'applicazione non è giunta ad uno stato di development superiore a quello alpha, perciò si consiglia estrema cautela nell'utilizzo per evitare bootloop, includendo anche un possibile backup dei dati presenti nel dispositivo in uso.
Installata questa applicazione preliminare, riavvieremo il dispositivo ed installeremo un secondo file comprensivo delle personalizzazioni che andremo ad operare sul device. Il tutto è reperibile a questo indirizzo. Avremo poi bisogno di SELinux, un kernel ovviamente fondato su Linux che ci consentirà di mettere in atto le personalizzazioni desiderate. L'opzione con cui il software viene fornito, ovvero "permissive", dovrà essere successivamente modificata manualmente in "enforcing", in seguito alla modifica riceveremo una notifica di conferma.
Ora potremo aprire Xposed, selezionando con un tap l'opzione Framework, per far sì che le interfacce utilizzate eseguano un soft reboot di sistema ed iniziano ad integrarsi in maniera funzionante. Concluso il reboot, potremo accedere di nuovo ad Xposed, scegliendo dall'applicazione i custom modules con i quali potremo modificare il nostro ambiente operativo nella maniera che più ci aggrada, scegliendo possibilmente elementi compatibili col sistema in uso. Le modifiche grafiche, operative e funzionali saranno quindi un piacere, e non più un cruccio, sulla nostra piattaforma Android.