Affrontare le difficoltà riscontrate con gli aggiornamenti del Google Pixel può sembrare complicato, ma con il giusto approccio è possibile gestire efficacemente anche i problemi più comuni. In particolare, l’aggiornamento di marzo 2025 ha generato delle lamentele tra gli utenti, suscitando problematiche di luminosità dello schermo e difficoltà nella connettività , tra le altre. Questo articolo offre una guida passo-passo per il downgrade del tuo dispositivo, assicurandoti di avere tutte le informazioni necessarie per completare l’operazione con successo.
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Verificare lo stato del tuo Google Pixel
Prima di procedere con qualsiasi operazione, è fondamentale accertarsi che il proprio Google Pixel sia sbloccato. Gli smartphone legati a contratti con operatori come AT&T, Verizon o T-Mobile potrebbero essere bloccati e quindi non utilizzabili per questa procedura. Se il tuo dispositivo non risulta sbloccato e non riesci a contattare il tuo operatore per farlo, potresti dover rivalutare la situazione.
È prassi comune mantenere il dispositivo completamente carico e, se possibile, eseguire un backup di tutti i dati importanti prima di procedere. Sarà necessario un computer, un cavo USB e abilitare le opzioni sviluppatore sul tuo Pixel per proseguire con il flashing.
Salvaguardare i dati importanti
Un passaggio fondamentale prima di reimpostare il dispositivo è garantire che tutti i dati importanti siano al sicuro. La maggior parte degli utenti ha già attivato il backup Google, ma è saggio verificare. Per confermare la presenza del backup Google One, segui questi passaggi:
- Apri le Impostazioni del telefono, accessibili tramite l’icona apposita o scorrendo verso il basso due volte sulla barra di stato.
- Seleziona “Backup o copia dei dati” dal menù.
- Controlla che il giusto account Google sia selezionato.
- Attiva il backup di Google One utilizzando l’apposito cursore.
- Scegli “Esegui backup ora” per un salvataggio immediato, assicurandoti che il dispositivo sia in carica durante l’operazione.
Con il backup di Google One, i dati delle applicazioni, i messaggi di testo, la cronologia delle chiamate e le impostazioni del dispositivo verranno automaticamente archiviati. Pertanto, anche se hai bisogno di eseguire un ulteriore backup per le tue foto tramite Google Foto, è un passo che può rivelarsi utile.
Prepararsi a ripristinare il dispositivo
Il ripristino di un aggiornamento non è mai semplice come schiacciare un pulsante, ma grazie allo strumento Android Flash di Google, il processo diventa più agevole. Per iniziare, è necessario attivare le opzioni sviluppatore e sbloccare l’OEM dal tuo dispositivo seguendo questi passaggi:
- Accedi nuovamente alle Impostazioni e vai su “Informazioni sul telefono”.
- Scorri fino in fondo e clicca su “Numero di build” per sette volte, fino a ricevere una notifica che conferma l’attivazione delle opzioni sviluppatore.
- Torna indietro nel menù principale e seleziona “Sistema”.
- Scorri fino a “Opzioni sviluppatore”, trova “Debug USB” nella sezione “Debugging” e attivalo.
- Abilita l’OEM unlocking; il telefono potrebbe chiederti di riavviarsi dopo questa operazione.
Effettuare il flashing del firmware
Per completare il processo di flashing, avrai bisogno di un cavo USB compatibile per collegare il telefono al computer. Ecco come procedere:
- Visita la pagina ufficiale delle immagini di fabbrica dei Google Pixel.
- Seleziona il tuo modello di dispositivo dall’elenco.
- Scorri fino alla build specifica che intendi installare. In questo esempio, si utilizza la versione 15.0.0 .
- Clicca sul link “Flash” accanto alla build desiderata.
- Seleziona “Consenti accesso ADB” nella finestra che appare.
Collegando il tuo dispositivo al computer, il prompt di Debug USB dovrebbe apparire direttamente sullo schermo. Scegli di consentire sempre il collegamento da questo computer e clicca su “Consenti”. A questo punto, dovrai aggiungere il tuo dispositivo nella lista e selezionare le opzioni per azzerare il dispositivo e bloccare il bootloader prima di procedere col flashing.
Completare il processo di ripristino
Una volta avviata la procedura di flashing, il dispositivo si riavvierà e dovrai nuovamente bloccare il bootloader. Al completamento dell’operazione, torna al tuo computer e conferma di voler bloccare il bootloader nuovamente. Il telefono si riavvierà e dovresti trovare tutto riportato allo stato della versione Android che hai scelto in precedenza.
Alla fine, sarà utile disattivare le opzioni di aggiornamento automatico per evitare che il telefono aggiorni nuovamente alla patch di marzo senza il tuo consenso. Contestualmente, disabilitare l’OEM unlocking garantirà che qualsiasi applicazione sensibile, come Google Pay, continui a funzionare correttamente senza rischi di sicurezza.