Il leggendario gioco Bloodborne, lanciato nel 2015 come esclusiva per PlayStation 4, ha compiuto un passo significativo verso il futuro: ora è possibile giocarlo a 60 fps su PC. Questa nuova opportunità si deve ai progressi dell’emulatore shadps4, che sono stati testati da Thomas Morgan, esperto di Digital Foundry. Secondo quanto riportato, la versione 0.5.1 dell’emulatore offre un’esperienza di gioco quasi priva di bug, con prestazioni solide dall’inizio alla fine.
[amazon bestseller="Bloodborne" items="1"]La delusione dei fan e l’assenza di un remaster ufficiale
L’arrivo dell’emulatore ha dato nuova speranza agli appassionati di Bloodborne, i quali negli ultimi anni hanno espresso frustrazione per la mancanza di un remaster ufficiale da parte di Sony. Da quando Bloodborne è stato rilasciato, i fan hanno richiesto a gran voce un miglioramento delle prestazioni, ma le nuove console, come PS4 Pro e PS5, non hanno apportato modifiche significative al gioco originale. L’attesa per un remaster ufficiale continua a intensificarsi tra il pubblico, specialmente ora che anche un nuovo modello di PS5, la PS5 Pro, è in procinto di arrivare sul mercato.
Questo clima di attesa ha alimentato il dibattito online, e le piattaforme social si sono trasformate in una sorta di forum di discussione dove i giocatori esprimono il loro malcontento. Shuhei Yoshida, ex presidente di PlayStation, ha recentemente commentato le ragioni di questa situazione, sottolineando che Bloodborne è sempre stato considerato uno dei titoli più richiesti. Yoshida ha riconosciuto che le aspettative per un aggiornamento sono elevate e ha fatto notare come l’azienda, pur essendo famosa per i suoi numerosi remaster, sembra trascurare questo titolo iconico.
Le parole di Shuhei Yoshida e le teorie sul futuro del gioco
In un’intervista, Yoshida ha offerto la sua interpretazione riguardo l’assenza di un remaster ufficiale per Bloodborne, suggerendo che il creatore del gioco, Hidetaka Miyazaki, abbia un attaccamento particolare verso l’opera. Secondo lui, Miyazaki sarebbe molto interessato al gioco, ma i suoi attuali impegni non gli consentirebbero di lavorare su un remaster, e non desidera che nessun altro si avvicini al suo lavoro. Questa dichiarazione ha messo in chiaro quanto possa essere complessa la questione dietro le quinte dello sviluppo di videogiochi.
Mentre i fan continuano a sperare e a desiderare un intervento da parte di Sony, Yoshida ha evidenziato come questa attesa possa portare a frustrazione tra i giocatori, che vedono nella richiesta di un remaster una semplice domanda di mercato ignorata per troppo tempo. Le parole di Yoshida non fanno altro che riflettere l’état d’animo della comunità, che attende una risposta chiara e concreta.
Le opportunità offerte dall’emulazione su PC
Oltre a permettere a Bloodborne di girare a 60 fps, l’emulazione su PC apre anche la porta all’aggiunta di mod, il che può ulteriormente arricchire l’esperienza di gioco. Morgan, durante i suoi test, ha menzionato il Bloodborne Remaster Project, sviluppato da un modder conosciuto con il nome di fromsoftserve. Questo progetto mira a migliorare vari aspetti grafici del gioco, come l’illuminazione, le texture e le ombre, offrendo una riscoperta del titolo in una luce completamente nuova.
È importante notare che per giocare a Bloodborne su PC tramite emulazione, sono necessari hardware di alta fascia. Morgan ha utilizzato un processore Ryzen 7 5700X e una scheda grafica GeForce RTX 4080 per raggiungere queste prestazioni elevate. Tuttavia, con il progresso della tecnologia, si prevede che in futuro anche hardware di gamma media possa rendere l’emulazione più accessibile a un pubblico più ampio.
Le speranze per un remaster ufficiale
In un contesto in cui i fan continuano a infuocare il dibattito sulla necessità di un remaster, resta da vedere se Sony deciderà mai di prendere in considerazione questa richiesta. La crescente community di giocatori, unita dall’amore per Bloodborne, sta facendo sentire la propria voce, sperando in aggiornamenti ufficiali per le nuove console. La vera scommessa sarà comprendere se l’emulazione risulti una relazione temporanea o un’opzione duratura per godere di un titolo tanto amato, mentre l’attenzione su un possibile remaster resta alta.
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