Bambu Lab lancia H2D: la stampante 3D multifunzione che rivoluziona il mercato

La Bambu H2D è una stampante 3D innovativa che combina stampa, incisione e taglio, offrendo funzionalità avanzate e un design versatile per hobbisti e professionisti. Disponibile per preordini a partire da aprile.

Il settore delle stampanti 3D ha assistito a notevoli progressi, ma nonostante i tentativi di semplificazione, il mercato di massa ha ancora dei limiti. Bambu Lab ha annunciato una novità che potrebbe cambiare le regole del gioco: la H2D, una stampante 3D avanzata che non solo stampa ma anche taglia, disegna ed incide. Questo articolo esplorerà in dettaglio le caratteristiche, le funzionalità e le aspettative legate a questo innovativo dispositivo.

Caratteristiche del modello H2D

La Bambu H2D si distingue per un design raffinato e una serie di funzionalità integrate che la rendono versatile. Con un prezzo che parte da 1.899 dollari, è dotata di due ugelli per la stampa e di un’area di lavoro significativamente più ampia rispetto ai modelli precedenti. I componenti modulari, come la capacità di collegare lame e penne, conferiscono alla H2D versatilità senza precedenti. Ad esempio, si possono tagliare materiali come carta e vinile semplicemente sostituendo l’ugello.

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Questa stampante non si limita alla stampa, ma offre anche la possibilità di incidere e bruciare immagini su vari materiali, rendendola un vero e proprio “coltellino svizzero” per i creativi. Utilizzando laser da 10 e 40 watt, gli utenti possono realizzare lavori personalizzati, come stencil in legno o porta bicchieri in sughero, facilitando la creazione di oggetti unici.

Funzionalità di stampa avanzate

La H2D riprende molte delle funzionalità delle stampanti precedenti di Bambu ma con sostanziali miglioramenti. Utilizza un sistema CoreXY che consente un movimento rapido del braccio robotico, accompagnato da un meccanismo di abbassamento del piano di lavoro. Grazie a questa tecnologia, è possibile stampare oggetti di dimensioni superiori fino a due volte rispetto ai modelli X1 e P1, all’interno di una camera di stampa di 350 x 320 x 325 mm.

La combinazione di due ugelli consente di utilizzare contemporaneamente diversi materiali senza la necessità di cambiare continuamente i filamenti, riducendo gli sprechi. Un esempio pratico fornito da Bambu è la possibilità di stampare un casco da bicicletta completo di imbottitura in un’unica operazione, grazie alla robustezza del PETG rinforzato con fibra di carbonio.

Ottimizzazione e accessori

Un’altra innovazione della H2D è il sistema AMS che ora offre diverse opzioni per la gestione dei filamenti. Il nuovo AMS 2 Pro permette di scaldare i materiali e di asciugare i filamenti umidi, un aspetto fondamentale poiché molti materiali per la stampa 3D assorbono l’umidità. Queste unità possono adattarsi facilmente e permettere un caricamento automatico, facilitando ulteriormente il processo.

Non mancano migliorie anche nella gestione della temperatura: la stampante possiede ventole autonome e un riscaldatore interno per mantenere l’ambiente di stampa ottimale. Ciò potrebbe significare meno problemi di deformazioni nelle plastiche morbide e una maggiore qualità finale dei progetti.

Innovazioni nel taglio e incisione

Bambu ha integrato specifici moduli laser nella H2D, offrendo la possibilità di effettuare operazioni di incisione. La stampante, dotata di finestre di sicurezza per i laser e sensori di fiamma, si preoccupa della sicurezza degli utenti e dell’ambiente di lavoro. L’uso di materiali infiammabili all’interno della macchina non ha dato problemi durante i test, con un’adeguata gestione del calore e dei fumi.

La nuova app desktop, Bambu Suite, si è rivelata utile, anche se presenta qualche limitazione, offrendo funzioni basilari e preset piuttosto semplici per l’incisione. Tuttavia, si prevede che ulteriori aggiornamenti porteranno a miglioramenti significativi.

Aspetti conclusivi e previsioni di mercato

Sebbene la Bambu H2D presenti molte promesse in termini di funzionalità e innovazione, gli utilizzatori devono tenere in considerazione che questo modello è ancora in fase di perfezionamento. La macchina è stata fornita a tester consapevoli delle potenzialità, ma ci sono margini di miglioramento, specialmente per quanto riguarda la connettività e la gestione dei filamenti.

Con un occhio rivolto al futuro, Bambu si prepara a sfidare grandi nomi come Cricut e GlowForge, posizionando la H2D come una soluzione versatile per hobbisti e professionisti. L’uscita sul mercato è prevista per la fine di aprile, ma chi è già interessato può procedere a effettuare preordini.

La Bambu H2D non è solo un upgrade rispetto ai modelli precedenti, ma rappresenta un passo significativo verso una maggiore integrazione di tecnologie nel mondo della stampa 3D. Staremo a vedere come reagirà il mercato e quali risposte arriveranno da utenti e appassionati.

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