Il panorama economico statunitense sta subendo rapidi cambiamenti a causa delle nuove misure tariffarie annunciate dal presidente Trump. Questa situazione ha scatenato una corsa nei negozi Apple, dove molti consumatori si affollano per acquistare iPhone e altri dispositivi prima di un possibile aumento dei prezzi.
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La corsa agli acquisti nei negozi Apple
Negli ultimi giorni, diverse sedi della Apple in tutto il territorio statunitense hanno riportato un incremento significativo della richiesta di prodotti, in particolare degli iPhone. I dipendenti di vari Apple Stores, interpellati da Bloomberg, hanno confermato che i clienti stanno manifestando preoccupazione riguardo ai futuri aumenti di prezzo. Un addetto alla vendita ha rivelato: “Quasi ogni cliente mi chiede se i prezzi aumenteranno a breve,” evidenziando la preoccupazione crescente tra i consumatori.
Altri collaboratori dei negozi hanno riportato un flusso continuo di persone, paragonabile a quello registrato nei momenti di lancio di nuovi modelli o durante il periodo natalizio. Inoltre, sulla piattaforma Reddit e su social network analoghi, si sono moltiplicati i post di clienti che decidono di acquistare nuovi Mac, spinti dalla stessa paura di rincari dovuti alle nuove tariffe.
La reazione di Apple alle nuove tariffe
Il governo statunitense ha annunciato l’introduzione di nuove tasse sui prodotti provenienti dalla Cina e dall’India. I tassi previsti sono del 34% e del 26% rispettivamente. Questa decisione colpisce direttamente Apple, che produce gran parte dei suoi prodotti in questi due paesi. Nonostante ciò, l’azienda non ha rilasciato istruzioni specifiche ai propri dipendenti su come gestire l’aumento della domanda né su come rispondere alle domande dei clienti riguardanti gli aumenti di prezzo.
Negli ambienti vicini all’azienda, circolano voci che confermano l’invio di un numero significativo di aerei carichi di prodotti dall’India e dalla Cina in tempi record, come strategia per garantire una scorta sufficiente e mantenere i prezzi invariati il più a lungo possibile.
Le implicazioni per il mercato e l’interesse per il Brasile
Nonostante Apple rimanga evasiva sulle sue strategie future, altre notizie suggeriscono che l’azienda stia contemplando di espandere le proprie strutture in Brasile, in collaborazione con Foxconn. Questa eventuale mossa sarebbe strategica poiché il Brasile è soggetto a una tassa del 10%, significativamente inferiore rispetto a quelle imposte da Cina e India.
Nel contesto della caduta delle azioni di Apple, che hanno perso oltre il 18% dal momento dell’annuncio delle nuove tariffe, anche altri colossi americani stanno subendo un impatto negativo. Gli sviluppi futuri si preannunciano incerti per il gigante tecnologico, mentre i consumatori continuano a vigilare attentamente sugli sviluppi della situazione, cercando di anticipare ogni possibile cambiamento nei prezzi dei prodotti amati.
L’attesa ora è per capire come Apple reagirà a queste sfide economiche e quali strategie adotterà per mantenere la sua clientela.