Apple sotto controllo: la Cina intensifica le verifiche per le esportazioni di tecnologie strategiche

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Apple si trova ad affrontare controlli più rigorosi da parte delle autorità cinesi sulle esportazioni, in un contesto che ha suscitato preoccupazioni per l'impatto economico e politico sulle operazioni dell'azienda. Questi provvedimenti sono parte di una presunta stretta sulla tecnologia con possibili applicazioni militari, ma le ragioni sottostanti appaiono più complesse, riflettendo una tensione crescente tra Stati Uniti e Cina.

La necessità di ridurre la dipendenza dalla Cina

Negli ultimi anni, Apple ha avvertito l’urgenza di diminuire la propria dipendenza dalla Cina come principale centro di produzione. Questo obiettivo ha spinto l’azienda a diversificare la propria catena di approvvigionamento, investendo in paesi come India e Vietnam. Secondo fonti interne, Apple ha tracciato un percorso ambizioso per stabilire l'India come un secondo polo di produzione. È stato annunciato che entro il 2025, il 25% di tutti gli iPhone potrebbe essere realizzato in India, una proporzione che potrebbe aumentare fino al 50% entro il 2027.

Questo processo, tuttavia, non è avvenuto senza ostacoli. Nonostante la crescita delle operazioni, realizzare risultati tangibili ha richiesto tempo e strategia. Un traguardo significativo è stato raggiunto nel 2023, quando la produzione dell’iPhone 16 è cominciata in India poco dopo il lancio: una prima storica per i modelli di punta che mai avevano iniziato a essere prodotti in India così vicino alla data di uscita. Si prevede che l’iPhone 17 possa entrare in produzione simultaneamente in Cina e in India, testimoniando la crescente importanza di nuove sedi produttive per Apple.

Obblighi di esportazione e controlli rigorosi

La maggior parte dei componenti degli iPhone è attualmente fabbricata in Cina, rendendo necessaria l’esportazione di questi elementi verso l’India e altre nazioni. Recentemente, riportano le fonti, i tempi di esportazione sono stati rallentati da un nuovo provvedimento legislativo introdotto dalla Cina. Le nuove normative, relative ai controlli sulle esportazioni di tecnologie con uso duale, sono state implementate lo scorso mese, causando ritardi significativi nelle spedizioni di attrezzature e materiali per la produzione destinati a Vietnam e India.

Il termine “uso duale” si riferisce alle tecnologie che, secondo il governo cinese, potrebbero avere utilizzi sia civili che militari. La maggiore attenzione ai controlli doganali mette in evidenza le difficoltà che Apple e altre aziende tecnologiche statunitensi stanno affrontando nell’espandere le loro operazioni produttive in Asia. Queste tensioni si riflettono in ritardi che possono variare da giorni a settimane, incidendo pesantemente sui cicli produttivi delle aziende coinvolte.

Un contesto di tensione economica e politica

Le misure adottate dalla Cina sono interpretate da molti analisti come motivazioni sia economiche che politiche. Da un lato, Pechino è determinata a ostacolare la migrazione della capacità produttiva fuori dal paese, affinché i colossi come Apple restino nel proprio ecosistema industriale. Dall’altro, le frasi minacciose del presidente eletto statunitense, Donald Trump, che ha parlato di possibili dazi aggiuntivi sulle merci cinesi, hanno alimentato il clima di tensione internazionale. Questi eventi sollecitano la Cina a dimostrare la sua capacità di rispondere a tali provocazioni.

Insomma, la combinazione di minacce tariffarie e tensioni diplomatiche ha già spinto altre aziende statunitensi, come Dell e Microsoft, a intensificare i propri piani di diversificazione dalla Cina. Secondo Chiu Shih-fang, analista della catena di fornitura tecnologica, “le minacce di una guerra dei dazi insieme al deterioramento dell'economia cinese sono tra i principali fattori alla base della crescente severità dei controlli doganali da parte della Cina.

Sembra che anche componenti non menzionati nell’elenco delle tecnologie a uso duale siano sotto esame. Un dipendente di un’altra impresa americana ha evidenziato che "altri articoli e strumenti non inclusi nell’elenco per l’uso duale subiscono comunque controlli più severi in dogana, semplicemente per via dei codici HS simili". Anche attrezzature per testare la velocità degli smartphone, potrebbero essere soggette a verifiche, con i funzionari cinesi che potrebbero sostenere che tali dispositivi possano avere applicazioni militari.

L’innalzamento del livello di controlli ha ripercussioni dirette e significative sulla programmazione delle catene produttive, costringendo le aziende a ripensare le loro strategie operative in un contesto sempre più difficile.

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