Con l’arrivo dell’iPhone 12, Apple ha introdotto una strategia di pricing piuttosto controversa, collegata all’attivazione del dispositivo. Questo ha portato a un notevole fraintendimento nella percezione dei prezzi. Ora, con il lancio dell’iPhone 16e, il colosso di Cupertino cambia rotta, eliminando il fastidioso sovrapprezzo.
La strategia dei prezzi di Apple: un cambiamento atteso
Sin dal debutto del modello iPhone 12, Apple ha utilizzato un sistema di prezzo che ha generato non poche polemiche. Quando il prodotto veniva presentato come “a partire da $799”, questo costava realmente solo per coloro che attivavano il dispositivo tramite uno dei principali operatori americani direttamente al momento dell’acquisto. Per chi desiderava un iPhone sbloccato, il costo effettivo era di $829. Questo metodo di pricing ha dato origine a una certa confusione tra i consumatori: molti si sono trovati a dire che l’iPhone 16 costava $799, quando in realtà non era così per tutti.
A differenza dei modelli Pro di fascia alta, che non applicavano questa strategia, ogni entry-level, inclusi gli iPhone 16, ha risentito di questa politica. I clienti, acquistando il dispositivo presso uno degli operatori, finiscono per pagare l’importo base, ma chi opta per il dispositivo sbloccato doveva fare i conti con un prezzo superiore. L’idea che $30 possano sembrare una cifra trascurabile non tiene in considerazione che questo importo rappresenta comunque una spesa aggiuntiva per molti.
Il modem C1 di Apple e la questione 5G
Quando l’iPhone 12 è stato lanciato, Apple ha incluso la tecnologia 5G mmWave nell’intera gamma di prodotti. Tale scelta era principalmente dovuta alle pressioni esercitate dai partner operatori, come Verizon, che spingevano per l’adozione della tecnologia più recente. Tuttavia, la tecnologia mmWave si rivela costosa e spesso è esclusa dai modelli di smartphone più economici. Le sue reali potenzialità si manifestano solamente in contesti urbani altamente densificati, come stadi o grandi eventi, dove però anche in città come New York, il segnale può facilmente perdere connessione.
Un vantaggio del nuovo iPhone 16e, e della sua dotazione con il modem C1, è proprio il fatto che non supporta il 5G mmWave. Ciò significa che non è necessario il sussidio degli operatori per ammortizzare i costi, a favore di un prezzo di partenza più accessibile. Infatti, indipendentemente dall’operatore telefonico scelto, è ora possibile acquistare l’iPhone 16e al prezzo ufficiale di $599, una possibilità che non si era verificata per nessun’altra versione di iPhone non Pro dal 2020 in poi.
Il futuro dei modem Apple e le prospettive per il 5G
Sebbene il modem C1 non supporti la tecnologia mmWave, si è pronosticato che a breve Apple presenterà il modem C2, con capacità di supporto per tale tecnologia. Tuttavia, bisogna considerare che Apple ha scelto di non includere il mmWave nei telefoni venduti al di fuori degli Stati Uniti. Di conseguenza, sarà probabile un’ulteriore variante del dispositivo per il mercato internazionale che non includa questa tecnologia. Così facendo, Apple potrebbe continuare a offrire modelli competitivi a costi contenuti senza compromettere la qualità e le prestazioni dei propri prodotti.
Con queste novità, l’azienda sembra voler rispondere in modo efficace alle esigenze del mercato, rendendo i propri dispositivi più accessibili a un pubblico più ampio, senza compromettere la qualità e l’innovazione a cui i consumatori sono abituati.