Recentemente, un'azione legale collettiva ha denunciato che alcune bande dell'Apple Watch contengono sostanze chimiche dannose conosciute come PFAS, ovvero per- e poli-fluoroalchiliche. Nonostante le preoccupazioni sollevate, Apple ha ribadito che le sue bande sono considerate "sicure per l'uso".
La posizione ufficiale di Apple
Oggi, Apple ha rilasciato una dichiarazione chiara riguardo la sicurezza delle bande dell'Apple Watch, sottolineando che sono sicure per gli utenti. L’azienda ha sottolineato che oltre alle proprie verifiche interne, collabora con laboratori indipendenti per effettuare test rigorosi sui materiali utilizzati nei propri prodotti, inclusi appunto le bande dell’Apple Watch. Apple ha assicurato che gli sforzi per eliminare sostanze chimiche potenzialmente dannose dai suoi prodotti superano spesso i requisiti normativi.
Nell'ottobre 2022, Apple ha pubblicato un documento in cui si impegnava a eliminare completamente l’uso dei PFAS dai propri materiali e processi produttivi. Apple ha comunque avvertito che questo sarà un processo lungo, a causa di diverse sfide, tra cui la necessità di identificare e sviluppare alternative ai PFAS che soddisfino specifici requisiti di prestazione.
La lotta contro i PFAS
Nel documento pubblicato, Apple ha spiegato di aver iniziato un'attenta valutazione della classe di PFAS più comunemente utilizzata nei suoi prodotti: i fluoropolimeri. Nonostante l'analisi dimostri che tali materiali risultino sicuri durante l'uso del prodotto, l'azienda ha ritenuto fondamentale ampliare il proprio approccio per considerare anche la produzione lungo l'intera catena di fornitura. Pertanto, l’obiettivo dichiarato è di limitare l'uso di tutti i composti PFAS.
Fase importante di questo processo sarà la creazione di un catalogo completo sull'uso dei PFAS nell'elettronica, identificando e sviluppando alternative non contenenti PFAS che possano soddisfare le esigenze di prestazione per applicazioni critiche. Apple ha inoltre evidenziato l'importanza di assicurarsi che queste alternative non siano dannose quanto, o addirittura più di, i PFAS che andranno a sostituire.
La causa legale e le preoccupazioni relative alla sicurezza
La causa legale menzionata ha richiamato l'attenzione su uno studio recente, il quale ha rivelato che alcune bande di smartwatch presentano "alti livelli" di PFAS, sostanze che possono essere assorbite attraverso la pelle, potenzialmente causando problemi di salute. Il report ha messo a confronto diversi modelli di smartwatch, tra cui quelli prodotti da Apple, Nike, Fitbit e Google, senza però indicare specificamente quali bande contenevano PFAS.
Al momento, Apple non ha fornito dettagli chiari in merito all'identificazione di quali bande dell'Apple Watch, se presenti, contengano PFAS. Secondo i dati della causa legale, il gruppo coinvolto comprende chiunque negli Stati Uniti abbia acquistato una Sport Band, una Nike Sport Band o un'Ocean Band per Apple Watch. Un giudice dovrà ora decidere se l'azione collettiva potrà procedere.