L’Intelligenza Artificiale di Apple, in particolare quella legata all’assistente Siri, sta affrontando diverse difficoltà. Nonostante le aspettative iniziali, sono necessari miglioramenti significativi affinché questa tecnologia risponda realmente alle esigenze degli utenti. Secondo recenti informazioni fornite da Mark Gurman di Bloomberg, Apple sta progettando di espandere le capacità di Apple Intelligence a nuove applicazioni in iOS 19. Ecco alcune idee su come tale espansione potrebbe avvenire.
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Riassunti più utili in diverse applicazioni
Una delle applicazioni più interessanti dei modelli linguistici avanzati sui dispositivi potrebbe essere l’offerta di riassunti in vari contesti. Apple ha già introdotto i riassunti delle notifiche in iOS 18, sebbene all’inizio ci siano stati problemi di accuratezza. Attualmente, Apple ha abilitato Apple Intelligence come impostazione predefinita per i dispositivi compatibili, una mossa che potrebbe stimolare l’uso di queste funzioni.
Immaginate un’API dedicata agli sviluppatori, che gli permetta di utilizzare i modelli di riassunto nelle loro applicazioni. Sebbene Apple potrebbe impostare delle limitazioni rigidamente controllate, consentire agli sviluppatori indipendenti di accedere a queste tecnologie rappresenterebbe una grande opportunità. In questo modo, i programmatori potrebbero implementare funzioni di intelligenza artificiale senza dover sostenere costi elevati con piattaforme terze.
Inoltre, sarebbe utile introdurre miglioramenti nel riassunto delle conversazioni all’interno dell’app Messaggi. Pensate a un gruppo di chat in cui si scambiano centinaia di messaggi: un riassunto dettagliato consentirebbe agli utenti di recuperare i punti salienti, contribuendo così a una comunicazione più efficace. Questo potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggioso per gli studenti, che potrebbero beneficiare di un riassunto delle loro note dopo una lezione. Questi strumenti non sostituirebbero la necessità di leggere tutto il materiale, ma offrirebbero un valido supporto per un rapido ripasso.
Genmoji: accessibilità e compatibilità
Genmoji è una delle funzioni più apprezzate dell’Intelligenza Artificiale di Apple presentata durante il WWDC24. Tuttavia, al momento è limitata ad alcuni modelli recenti di iPhone, come l’iPhone 15 Pro e iPhone 16. Coloro che possiedono dispositivi più vecchi, incluso l’iPhone 15, non possono accedere a questa funzione innovativa.
Nonostante le aspettative, non è probabile che Apple adatti Genmoji per funzionare su hardware meno potente. Recentemente, Apple ha introdotto il sistema di Private Cloud Compute, un server privato destinato a gestire le richieste di Apple Intelligence nel cloud. Questi server potrebbero aver presentato limitazioni iniziali, ma considerando che iOS 19 verrà rilasciato fra poco, la loro capacità potrebbe essere adeguata.
Sebbene non sia ragionevole ipotizzare un accesso gratuito a questi server, sarebbe interessante se Apple decidesse di includere Genmoji nei piani di abbonamento a iCloud+ per gli utenti con dispositivi meno recenti. Ciò darebbe a un pubblico più ampio la possibilità di esplorare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale di Apple.
Nuove modalità di concentrazione personalizzabili
Una delle features più apprezzate in iOS 18 è quella che consente di ridurre le interruzioni tramite una modalità di focus ottimizzata. Questa funzione analizza le notifiche in tempo reale e mostra soltanto quelle che considera rilevanti, lasciando il resto nel centro notifiche. Le potenzialità di questa funzione sembrano non essere ancora completamente sfruttate.
Sarebbe auspicabile che Apple introducesse ulteriori opzioni di personalizzazione. Con la possibilità di configurare una modalità di focus che si attivi su parole chiave specifiche, gli utenti potrebbero gestire meglio le loro interazioni e compromettere meno la loro produttività. Al contrario, potrebbe essere utile silenziare determinate notifiche basate su keyword, per migliorare ulteriormente la gestione delle comunicazioni.
Questo è solo un inizio, e le opportunità per sfruttare l’intelligenza artificiale nella gestione delle notifiche sono molteplici. I progressi nel campo della “Riduzione delle Interruzioni” sono solo la punta dell’iceberg e potrebbero rappresentare una rivoluzione nella personalizzazione dell’esperienza utente.