In attesa del lancio della sua prossima generazione di iPad, Apple sembra orientarsi verso un maggiore utilizzo del chip A17 Pro, che doterebbe il nuovo modello di fascia entry-level di prestazioni elevate. Questo articolo analizza le ultime rumors provenienti da fonti affidabili, con un occhio attento ai dettagli tecnici e alle strategie di mercato dell’azienda di Cupertino.
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Un processore controverso: il primo processo N3B
Negli ultimi mesi, il chip A17 Pro ha suscitato discussioni intense, soprattutto a causa del primo processo di produzione N3B. Diverse fonti hanno rivelato che questo processo non ha ottenuto i risultati sperati per Apple: i costi di produzione si sono dimostrati elevati e i volumi di produzione sono stati relativamente bassi, non portando significativi benefici prestazionali rispetto ai chip precedenti. Questa situazione ha portato a speculazioni sull’intenzione di Apple di abbandonare rapidamente questa tecnologia.
Nonostante le difficoltà, Apple ha fatto incursioni nel segmento high-end con il chip M4, lanciato nell'iPad Pro a maggio 2024, solo sei mesi dopo l’introduzione dei primi M3 nei suoi Mac. Inoltre, è diventato evidente che Apple ha iniziato a utilizzare chip di generazioni precedenti nei suoi modelli iPhone entry-level, un approccio adottato con il lancio dell'iPhone 14, che ha mantenuto il chip A15 mentre la versione Pro ha sfoggiato il nuovo A16 Bionic.
La rottura della tradizione con l’iPhone 16
Nella nuova generazione di iPhone 16, Apple ha deciso di rompere con la tradizione: tutti i modelli sono stati dotati del chip A18, escludendo l'A17 dai modelli base. Questo cambiamento ha rafforzato l'idea che Apple fosse pronta a chiudere i battenti sul processo N3B di prima generazione. Tuttavia, la recente introduzione dell’iPad mini di settima generazione ha sorpreso analisti e consumatori.
Nonostante fosse un prodotto di minor volume, Apple ha optato di equipaggiare l’iPad mini 7 con il chip A17 Pro, utilizzando quindi una tecnologia già presente negli iPhone 15 Pro, al posto del più recente A18. Tale scelta si è rivelata strategica, considerando che l’iPad mini appartiene a una categoria di prodotti meno diffusi sul mercato.
L'arrivo dell'A17 Pro sugli iPad di nuova generazione
Secondo le ultime notizie riportate da Bloomberg, la nuova gamma di iPad entry-level, i modelli J481 e J482, sarà fornita di chip A17 Pro, continuando così l'adozione di questa tecnologia anche per i dispositivi di fascia più bassa. Gli attuali iPad entry-level montano il chip A14 e presentano 4 gigabyte di memoria, ma si prevede che le nuove versioni triplichino la memoria RAM, portandola a 8 gigabyte, condizioni necessarie per supportare la nuova piattaforma di Intelligenza Artificiale di Apple.
In aggiunta, Apple sembra aver scelto di utilizzare una versione binata del chip A17 Pro, caratterizzata da una GPU a cinque core, nel nuovo iPad mini, suggerendo che il colosso tech potrebbe intraprendere un percorso simile per i futuri modelli di iPad entry-level. Si prevede infatti che Apple continui a incentivare questa strategia nel modello di iPad 11.
Prospettive per il futuro
Le voci riguardanti l'uscita dei nuovi iPad indicano che Apple potrebbe annunciare ufficialmente il loro lancio in primavera, insieme ad altri prodotti come gli iPad Air, un nuovo iPhone SE e le nuove Magic Keyboards. La comunità di utenti e appassionati attende con impazienza queste novità, che potrebbero ridefinire ulteriormente l'offerta della casa di Cupertino nel settore tablet.
Con l'A17 Pro che si fa strada nei modelli entry-level, Apple dimostra di voler continuare a innovare, nonostante le sfide legate alla produzione e all'adozione delle nuove tecnologie. L’interpretazione strategica delle esigenze del mercato potrebbe rivelarsi fondamentale per il successo dei nuovi dispositivi, posizionandoli come una scelta valida per chi cerca performance elevate in una fascia di prezzo accessibile.