Apple lancia il nuovo iPhone 16e: il dilemma degli utenti sensibili a OLED e LCD

Seguici su Google News

La settimana scorsa, Apple ha presentato il nuovo iPhone 16e, un dispositivo pensato per i consumatori attenti al budget, con una dotazione tecnologica avanzata e un design rinnovato rispetto ai precedenti modelli SE. Tuttavia, nonostante l'interesse suscitato, esiste un tema che sta creando preoccupazione tra molti utenti: la scelta dello schermo. Infatti, il nuovo modello segna un cambiamento significativo nella strategia di Apple, che ora non propone più smartphone dotati di pannelli LCD. Questo cambiamento ha sollevato interrogativi importanti, specialmente riguardo alle implicazioni per gli utenti sensibili agli effetti collaterali degli schermi OLED.

OffertaBestseller No. 1

Il passaggio da LCD a OLED: cosa significa per gli utenti

Con il debutto dell’iPhone 16e, Apple ha archivato l'iPhone SE 3, un segnale che il marchio ha completamente abbandonato i display LCD. Questa novità potrebbe sembrare vantaggiosa, ma presenta un aspetto critico: l'assenza di opzioni a bassa sfarfallio per i dispositivi dotati di tecnologia OLED. Ciò è problematico per gli utenti con sensibilità alla modulazione di larghezza di impulso , che ora non hanno più accessibilità a dispositivi Apple.

La situazione attuale rende evidente che i produttori Android potrebbero trarre vantaggio dalla decisione di Apple, tuttavia, la vera preoccupazione è la limitata disponibilità di dispositivi moderni con schermi LCD. Nel corso dell'estate 2023 si era diffusa la paura che gli LCD non avrebbero più ricevuto sviluppi attivi, sebbene questa affermazione sia stata successivamente corretta. Oggi, mentre le opzioni LCD sono rare, i dispositivi economici sul mercato sono sempre più scarsi.

Questa evoluzione rappresenta una sfida per chi ha bisogno di schermi “comfort”, in quanto gli OLED possono provocare emicranie e malesseri anche quando si utilizzano soluzioni a bassa sfarfallio. Al momento, alcuni smartphone economici, come il Moto G 2025, sono tra i pochi a offrire display che possono rivelarsi adeguati per queste persone. Con il ridursi della gamma di dispositivi disponibili, cresce il timore che un gruppo di utenti possa non avere più la possibilità di utilizzare smartphone moderni.

La tecnologia OLED spiegata: un'analisi approfondita

Mentre Apple sta abbandonando i dispositivi con schermi LCD e non ha ancora implementato opzioni di riduzione dello sfarfallio sui propri OLED, esaminiamo in dettaglio come funzionano questi ultimi rispetto ai loro predecessori. Le differenze fondamentali risiedono nel modo in cui i display generano luce. Gli schermi LCD si avvalgono di un'illuminazione di retroilluminazione dedicata, filtrata attraverso uno strato di diffusione, il che garantisce una luce uniforme e priva di sfarfallio. Quando un LCD diminuisce la luminosità, ciò avviene grazie a una modulazione della tensione, che spesso risulta impercettibile per l'utente.

Al contrario, i display OLED non possiedono una retroilluminazione: ogni singolo pixel emette luce propria, creando contrasto e colori vivaci. Tuttavia, questo porta a complicazioni nella gestione della luminosità. A ogni ciclo di aggiornamento, gli OLED subiscono una caduta della luminosità, il che significa che se il display funziona a 120Hz, ci saranno 120 cali di luminosità ogni secondo. Anche se la diminuzione è minima, può risultare insopportabile per chi è sensibile al flickering.

Nonostante alcune case come OnePlus e Honor abbiano implementato soluzioni per ridurre questo problema, l’assoluta mancanza di uno schermo OLED "senza sfarfallio" rimane una realtà difficile da affrontare. Di conseguenza, chi è incline a emicranie e altri disturbi visivi ha poche possibilità di trovare un dispositivo adeguato.

Le preoccupazioni della comunità sensibile al flickering

Per quelli che non possono utilizzare telefoni dotati di OLED, il 2025 presenta un panorama poco incoraggiante. Diverse conversazioni con membri della comunità sensibile al PWM hanno rivelato un crescente stato di preoccupazione riguardo al futuro. Non si tratta solo della mancanza di nuove opzioni con schermi LCD, ma anche del fatto che i modelli più datati hanno una durata di supporto limitata. Le politiche di aggiornamento di Google impongono un limite all'età degli smartphone, e spesso le nuove applicazioni funzionano solo con le versioni più recenti di Android.

La difficoltà nel comprendere quanti siano realmente gli utenti colpiti da questo problema è un aspetto complicato. Pur in assenza di dati certi, la problematica rimane. Alcuni studi, come quello condotto nel 2023 da un ingegnere di Samsung Electronics, sostengono che a distanza dal display è difficile percepire il flickering, tuttavia, l'esperienza di molti utenti contraddice questa affermazione, suggerendo che i dispositivi OLED possono provocare disagio.

Rimanere in contatto con marchi che offrono alternative più sicure, come gli e-Ink, sta diventando sempre più necessario per chi si trova in questa situazione. Dispositivi come il Minimal Phone sono tra delle rarità disponibili, pur avendo anch'essi limitazioni per quanto riguarda le prestazioni fotografiche e il gaming.

Quali opzioni rimangono per gli utenti sensibili?

Nonostante vi siano ancora alcuni smartphone economici con schermi LCD privi di flickering, le scelte sono sempre meno. Ciò ha generato frustrazione tra chi cerca dispositivi economici ma salubri per la vista. Al momento, i telefoni come il Minimal Phone rappresentano una delle poche chance per chi desidera un'esperienza priva di affaticamento visivo. Al contempo, ci sono brand che tentano di innovare come TCL, con la loro tecnologia NXTPAPER, ma le problematiche legate al colore e alla sfarfallio permangono.

Tecnologie come QDEL, mini-LED e micro-LED sono in fase di sviluppo, tuttavia, l'incertezza sulla loro applicazione nei dispositivi consumer rendono le aspettative ambigue. Sebbene i recenti MacBook impieghino mini-LED con un elevato tasso di PWM, non si conoscono ancora i dettagli di applicazione per le nuove tecnologie.

Il futuro sembra poco promettente per chi è estremamente sensibile al flickering. Mentre vi sono spiragli di speranza in termini di sviluppo tecnologico, coloro che soffrono di questa condizione potrebbero trovarsi costretti a cercare soluzioni alternative che escludono l'uso di dispositivi digitali.

OffertaBestseller No. 1
Seguici su Telegram per ricevere le migliori offerte tech
Argomenti:

Chi siamo?

OutOfBit è un progetto nato nel Maggio 2013 da un’idea di Vittorio Tiso e Khaled Hechmi. Il progetto nasce per creare un sito di blogging che sappia differenziarsi ed appagare il lettore al fine di renderlo parte fondamentale del blog stesso.
Entra nello staff
COPYRIGHT © 2023 OUTOFBIT P.IVA 04140830243, TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
crossmenu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram