Apple iCloud: la proposta di cambiamento per i piani di archiviazione nel 2024

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Lanciato nel giugno del 2011, il servizio iCloud di Apple ha offerto agli utenti uno spazio di archiviazione gratuito di 5GB, che ad oggi risulta decisamente insufficiente. Con la continua crescita delle dimensioni dei file e dell'uso delle app, molti si chiedono se non sia arrivato il momento di rivedere i piani di archiviazione a pagamento. La storia dei piani di iCloud, infatti, mostra come Apple abbia necessariamente bisogno di una rivalutazione delle proprie offerte.

Un'analisi dei piani di archiviazione di iCloud

Nel corso degli anni, Apple ha modificato le opzioni di archiviazione di iCloud. Attualmente, gli utenti possono scegliere tra diversi piani: 50GB al costo di 0,99 dollari al mese, 200GB per 2,99 dollari al mese e 2TB a 9,99 dollari al mese. Queste tariffe sono state stabilite dal 2017 e non hanno subito variazioni significative nel tempo. Fino al 2017, 9,99 dollari al mese garantivano 1TB di spazio, mentre 2TB erano offerti a 19,99 dollari al mese, evidenziando un abbassamento dei prezzi per il piano da 2TB, ma creando al contempo un vuoto tra i piani che deve essere colmato.

Nei successivi anni, Apple ha integrato funzionalità come Private Relay, Custom Email Domains, Hide My Email e HomeKit Secure Video per gli utenti con piani da 2TB. Nel 2021, l'azienda ha rebranding i piani di archiviazione a pagamento rinominandoli in iCloud+. La novità più recente risale al 2023, anno in cui Apple ha lanciato nuovi piani da 6TB e 12TB a 29,99 e 59,99 dollari al mese, rispettivamente. Tuttavia, i piani originali non hanno subito modifiche, sollevando interrogativi sulla necessità di piani intermedi più accessibili.

La lacuna nella proposta di archiviazione

Un aspetto controverso è la mancanza di un piano di archiviazione intermedio, ad esempio da 1TB. L'assenza di una proposta di questo tipo potrebbe sembrare una mossa strategica per spingere gli utenti a optare per piani più costosi, ma ci sono anche altri fattori che potrebbero giustificare questa scelta. Gli utenti che superano il limite di 200GB tendono a gestire lo spazio in modo limitato, conservando file localmente o eliminando contenuti per risparmiare spazio.

Le nuove tariffe introdotte nel 2023 hanno offerto maggiore scelta, ma ancora non colmano le esigenze degli utenti medi. I cambiamenti recenti non sembrano sufficienti a garantire un’esperienza soddisfacente, ed è chiara la necessità di tariffe più flessibili e accessibili.

La proposta di un riequilibrio dei piani

In considerazione dell'evoluzione delle dimensioni dei file e delle esigenze degli utenti, è opportuno rivedere i piani di archiviazione di Apple. Propongo la seguente ristrutturazione:

  • Gratuito: 5GB
  • 1,99 dollari/mese: 100GB
  • 3,99 dollari/mese: 400GB
  • 9,99 dollari/mese: 2TB

Questa revisione si ispira all’offerta di Google, che propone 100GB a 1,99 dollari al mese, e riflette un cambiamento necessario per mantenere competitività nel mercato. Il piano da 400GB fungerà da validissimo compromesso tra i 200GB e i 2TB, ammortizzando il rischio di una significativa perdita di utenti dai piani superiori.

Verso un futuro più accessibile per gli utenti

La richiesta di più spazio potrebbe sembrare un problema minore, ma con le attuali tendenze nell'uso delle tecnologie e delle applicazioni, è chiaro che un cambiamento è atteso. Attualmente, la maggior parte degli iPhone ha una capacità di base che varia da 128GB a 256GB, quindi è logico che anche i piani di iCloud si adattino a questa realtà. Maggiore flessibilità e offerte più mirate potrebbero risolvere le esigenze di molti utenti, che si trovano costretti a pagare per uno spazio eccessivo o a trovare soluzioni alternative.

In questo contesto, è importante che Apple prenda in considerazione il feedback degli utenti e riveda i suoi piani in modo da rispondere meglio alle necessità attuali, creando un equilibrio tra esigenze di spazio e prezzi accessibili.

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