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I primi test sul nuovo speaker audio di Apple confermano una qualità audio pazzesca, ma sollevano anche alcuni interrogativi. Vediamo quali sono nel nostro approfondimento che spiega cos'è e come funziona Apple HomePod.
Con qualche settimana di ritardo rispetto alle previsioni arriva l’Apple HomePod, ovvero lo speaker intelligente dell’azienda di Cupertino. Dopo Google Echo e Amazon Alexa anche Apple decide di entrare nel mercato con il suo speaker cercando, come da mission aziendale, di segnare il passo con un dispositivo rivoluzionario. Qualche settimana fa vi abbiamo spiegato cos'è e come funziona AirPower, oggi approfondiamo il nuovo HomePod di Apple.
Le caratteristiche dell’Apple HomePod
Il controllo dell’Apple HomePod non avviene con un display o tramite tasti fisici, bensì solamente tramite l’utilizzo della voce. Questo è possibile grazie ai sei microfoni integrati che riescono, in qualunque punto ci troviamo, a recepire i comandi e ad eseguirli. Le risposte e le azioni saranno svolte ovviamente da Siri.
Cosa possiamo fare con HomePod
L’Apple HomePod è un cilindro che pesa circa 2.5kg e con il quale si può interagire (un po’ come si fa con gli assistenti vocali degli smartphone) utilizzando la propria voce. Le novità introdotte da Apple sono fondamentalmente due: la qualità e l’integrazione nell’ecosistema Apple.
Per quel che riguarda la qualità parliamo di un dispositivo realizzato con 7 tweeter amplificati, un woofer rivolto verso l’alto e un chip A8 in grado di offrire una diffusione dell’audio personalizzata all’ambiente nel quale ci si trova.
Per quel che riguarda l’integrazione, invece, è un po’ il fulcro dell’esperienza di avere e utilizzare dispositivi Apple dove essi comunicano e interagiscono tra loro in maniera ottimale e con funzionalità dedicate. Tra questi è possibile sfruttare le funzionalità dell’HomeKit, ovvero i dispositivi per trasformare la propria abitazione in una casa tecnologica. Con il solo comando della voce, quindi, sarà possibile impostare un timer, accendere e spengere luci, aprire e chiudere tapparelle motorizzate, controllare la temperatura interna, avviare un elettrodomestico e molto altro ancora.
Con il solo Apple HomePod, invece, si possono richiedere informazioni sul meteo, riprodurre brani musicali, ricevere informazioni su un brano o su un’artista, così come inviare messaggi tramite WhatsApp o prendere appunti da salvare su Evernote e applicazioni simili. Il tutto, sempre, con i soli comandi vocali. Per quel che riguarda la musica, uno degli aspetti più caratterizzanti l’HomePod, è possibile configurare più dispositivi nelle diverse stanze di casa e impostare quali brani o generi musicali riprodurre o configurarli tutti con un eccezionale effetto stereo.
Diffusione e primi problemi
Nonostante l’Apple HomePod sia già uscito non è disponibile per l’Italia e non ci sono notizie in merito a quando lo sarà; di certo al momento c’è solo che in primavera usciranno le versioni per la Francia e la Germania.
Inoltre i primi che hanno acquistato HomePod hanno da una parte registrato e confermato l’elevata qualità audio del dispositivo, ma dall’altra hanno anche dovuto constatare i primi problemi. Si tratta, dati alla mano, dell’incapacità di Siri di rispondere in maniera pertinente alle domande. Secondo alcuni studi e rilevazioni effettuate HomePod è notevolmente dietro (52.3%) a Cortana (57%), Amazon Alexa (64%) e Google Assistant (81%) nella capacità di dare risposte alle domande poste.
Il problema non è tanto in HomePod, quindi, quanto in Siri, che ripresenta i limiti che negli ultimi tempi erano stati lamentati anche sugli iPhone.
La questione è particolarmente importante se si parte con un così grande svantaggio rispetto ai propri competitor. È vero che Apple considera l’HomePod come uno speaker audio con funzionalità aggiuntive e non come un vero e proprio assistente domestico. Le intenzioni di Apple sono chiare, ma non lo sono state a sufficienza se si tiene in considerazione la percezione degli utenti che hanno acquistato HomePod e che da questo punto di vista si aspettavano di più. Di più, comunque, che può arrivare con un ‘semplice’ aggiornamento software di Siri che da tempo, in molti, invocano con urgenza.