Con l’emergere dell’intelligenza artificiale come uno dei pilastri dell’innovazione tecnologica, Apple ha deciso di riorganizzare le proprie risorse interne. L’azienda sta smembrando il suo team centrale dedicato all’AI, riportando diverse funzioni nella loro struttura tradizionale, dove i gruppi sono divisi a seconda delle loro specifiche competenze, come software e hardware. Questa manovra arriva in un momento in cui i concorrenti di Apple stanno investendo massicciamente nel settore dell’intelligenza artificiale, creando un clima di intensa competizione.
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La riorganizzazione dei team interni
Apple ha avviato un processo di ristrutturazione dei suoi team di intelligenza artificiale, con lo sviluppo di Siri che torna sotto la direzione del principale gruppo di ingegneria software guidato da Craig Federighi. Nel frattempo, le esplorazioni legate alla robotica vengono trasferite nel team di ingegneria hardware di John Ternus. Secondo Gurman, questa non è solo una manovra per sistemare le cose, ma suggerisce che Apple ritenga che la precedente configurazione del team non stesse portando i risultati auspicati. Con questo cambiamento, si puĂ² ipotizzare che l’azienda miri a una maggiore efficienza nell’integrazione dell’AI nei propri prodotti.
La concorrenza nel panorama dell’AI
Mentre Apple modifica la propria strategia, i suoi concorrenti accelerano le proprie iniziative nell’intelligenza artificiale. Google continua a integrare il suo sistema AI Gemini in una gamma di prodotti, dalle ricerche online ai telefoni Pixel, fino ai dispositivi Samsung Galaxy. Microsoft, dal canto suo, ha sviluppato il suo assistente Copilot, disponibile in tutto l’ambiente Windows e Office. Anche Meta sta spingendo sull’acceleratore, introducendo l’AI nelle sue applicazioni e in prodotti innovativi come gli occhiali smart Ray-Ban. La crescente pressione per rimanere competitivi nel mercato dell’AI si fa sentire, rendendo la posizione di Apple ancora piĂ¹ delicata.
La direzione futura di Apple nell’intelligenza artificiale
Johny Giannandrea, ancora responsabile delle tecnologie core legate all’AI, continua a supervisionare i modelli fondamentali e le attivitĂ di ricerca e sviluppo dati. Tuttavia, l’approccio di Apple sembra ora piĂ¹ accentuato, con un focus sulle basi dell’AI mentre altri team si occupano della sua applicazione nei prodotti. Ci sono speculazioni, riferisce Gurman, riguardo alla possibile mancata sostituzione di Giannandrea qualora decidesse di lasciare l’azienda, il che potrebbe segnare la fine di un esperimento volto a stabilire un “capo dell’AI” nella struttura di Apple.
Le implicazioni della ristrutturazione
La domanda che emerge è se questo cambiamento strategico rappresenta una scelta intelligente o se indica difficoltĂ da parte di Apple nel tenere il passo con la concorrenza. Riportare i team nei loro ambiti funzionali sembra di fatto un ritorno alla praticitĂ e alla focalizzazione tipica di Apple. Questo approccio potrebbe semplificare il processo di integrazione dell’intelligenza artificiale nei prodotti finali. Tuttavia, suscita interrogativi sul perchĂ© l’azienda abbia sentito il bisogno di una revisione della sua spinta sull’AI. SarĂ interessante osservare se questa decisione consentirĂ a Apple di recuperare terreno nel competitivo settore dell’intelligenza artificiale, dove è chiaro che vi era la necessitĂ di un cambiamento.