Apple e Meta multate per violazione della Digital Markets Act dalla Commissione Europea

La Commissione Europea sanziona Apple e Meta con multe di 500 e 200 milioni di euro per violazioni della Digital Markets Act, imponendo loro 60 giorni per adeguarsi alle normative.

La Commissione Europea ha emesso ieri sanzioni significative contro due giganti della tecnologia, Apple e Meta, infliggendo rispettivamente multe di 500 milioni di euro e 200 milioni di euro. Queste decisioni rappresentano le prime pene per non conformità adottate dall’ente legislativo nell’ambito della Digital Markets Act . Le due aziende hanno ora 60 giorni per adeguare le loro piattaforme alle nuove normative, pena l’imposizione di ulteriori sanzioni pecuniarie.

Violazioni riscontrate dalla Commissione Europea

Secondo quanto dichiarato dalla Commissione, Apple ha violato l’obbligo anti-steering, un requisito fondamentale che mira a garantire la libertà di scelta per gli utenti nel navigare le piattaforme. Dall’altro lato, Meta è stata ritenuta colpevole di non fornire ai consumatori la possibilità di optare per servizi che facciano un uso limitato dei loro dati personali. La commissaria per la Concorrenza, Teresa Ribera, ha commentato che entrambe le aziende hanno messo in atto pratiche che aumentano la dipendenza di utenti e attività commerciali dalle loro piattaforme.

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La Digital Markets Act è stata concepita per garantire una concorrenza equa tra le aziende tecnologiche, limitando i comportamenti monopolistici. Le multe significative inflitte a Apple e Meta evidenziano quanto la Commissione sia determinata a far rispettare le leggi europee e a proteggere i diritti dei consumatori di fronte ai poteri di mercato delle grandi aziende tecnologiche.

Reazioni delle aziende alle sanzioni

Entrambe le società hanno espresso forte opposizione alle sanzioni ricevute. Meta ha definito le decisioni della Commissione come una restrizione ingiusta alla pubblicità personalizzata, sostenendo che le nuove regole impongono loro di modificare il modello di business in modo tale da diventare insostenibile. Joel Kaplan, responsabile delle relazioni globali della compagnia, ha affermato che la Commissione sta disincentivando le imprese americane di successo a favore di concorrenti cinesi ed europei, non applicando loro gli stessi rigorosi standard.

Apple, dal canto suo, ha già annunciato che intende fare ricorso contro la sanzione. In una comunicazione ufficiale, ha evidenziato come le decisioni della Commissione siano controproducenti per la privacy e la sicurezza degli utenti. L’azienda ha ribadito che, sebbene abbia dedicato numerosi sforzi e risorse per adeguarsi alle normative, le richieste della Commissione continuano a cambiare nel tempo, ostacolando gli sforzi di conformità.

L’importanza della Digital Markets Act per il futuro

La Digital Markets Act rappresenta un passo importante verso la regolamentazione dell’industria tecnologica in Europa, mirando a garantire che le piattaforme online non abusino della loro posizione di mercato per ostacolare la concorrenza o limitare le scelte dei consumatori. Queste prime sanzioni dimostrano come la Commissione sia pronta a far rispettare le nuove normative e a prendere provvedimenti contro le violazioni.

Resta da vedere come Apple e Meta si adatteranno alle nuove regole nei prossimi due mesi. Lo scenario potrebbe evolversi ulteriormente con possibili contenziosi legali che potrebbero durare per anni. La lotta tra le grandi aziende della tecnologia e le regolamentazioni europee potrebbe modificare drasticamente il modo in cui queste aziende operano sul mercato, influenzando le pratiche industriali e le esperienze degli utenti a livello globale.

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