La Commissione Europea ha imposto ad Apple di implementare nove importanti funzioni di interoperabilità su iOS, in ottemperanza al Digital Markets Act . Queste modifiche mirano a facilitare l’integrazione di dispositivi di terze parti con iPhone, rendendo l’esperienza utente più simile a quella attualmente disponibile per gli utenti Android.
Indice dei contenuti
Le nuove funzionalità richieste per iOS
Il provvedimento della Commissione Europea richiede ad Apple di ampliare le possibilità di connessione tra iOS e i dispositivi esterni. Le novità riguardano specifiche funzionalità per consentire un’interazione più fluida con prodotti di terzi, ampliando in questo modo le opzioni disponibili per gli utenti della CIA. Ecco nel dettaglio le nove caratteristiche che Apple è obbligata a rivedere e integrare:
-
Notifiche di iOS: Dispositivi come smartwatch di terze parti potranno visualizzare e interagire con le notifiche di iOS, migliorando l’esperienza di utilizzo.
-
Esecuzione in background: Le app iOS possono ora effettuare operazioni in background, consentendo ad esempio di sincronizzare dati meteorologici senza dover mantenere un’app aperta.
-
Commutazione automatica dell’audio: La connessione a più dispositivi audio avverrà senza interruzione, migliorando l’esperienza utente.
-
Connessione Wi-Fi automatica: Le configurazioni per i dispositivi connessi verranno semplificate con connessioni automatiche via Wi-Fi.
-
Associazione attivata da prossimità: La tecnologia dovrà consentire l’associazione rapida dei dispositivi.
-
Connessioni Wi-Fi ad alta larghezza di banda: I dispositivi possono stabilire connessioni Wi-Fi dirette per la condivisione di file grandi.
-
Trasferimento file wireless a breve distanza: App di terze parti potranno accedere a funzionalità di trasferimento file simili ad AirDrop.
-
Casting dei media: Sarà possibile sviluppare soluzioni alternative per il casting dei contenuti, simili a AirPlay.
-
NFC in modalità Reader/Writer: App su iPhone potranno comunicare con dispositivi connessi, come anelli e bracciali, fornendo informazioni come dati di pagamento.
Queste modifiche devono essere implementate entro diverse scadenze, con funzionalità come le notifiche per smartwatch e l’associazione attivata da prossimità disponibili nei beta di iOS entro il 2025. Il completamento di tutti i requisiti deve avvenire entro la data stabilita di giugno 2026. Ciò porterà a una conformità legale da parte di Apple, che dovrà agire per non infrangere il DMA.
La posizione di Apple rispetto alle modifiche
In una dichiarazione formale, Apple ha espresso riserve riguardo alle nuove normative stabilite dalla Commissione. L’azienda ha lamentato che tali decisioni creano complessità e rallentano l’innovazione a suo avviso, costringendola a rendere disponibili funzionalità innovative a concorrenti che non operano con le stesse restrizioni. Questo, secondo Apple, potrebbe influire negativamente sia sui suoi prodotti che sugli utenti europei.
Nonostante le prerogative di difesa legale, Apple continuerà a collaborare con la Commissione per affrontare i vari aspetti normativi. Tuttavia, l’azienda è dubbiosa sull’efficacia delle nuove specifiche nel promuovere la concorrenza e l’innovazione nel settore tecnologico.
Le intrinseche similitudini con Android
Analizzando le richieste della Commissione, emerge come gran parte di queste caratteristiche siano già parte dell’esperienza utente di Android. L’Apple Watch, ad esempio, è sempre più considerata un modo per mantenere gli utenti dentro all’ecosistema Apple, poiché i dispositivi di terze parti non possono ancora accedere a specifici strumenti interni di iOS.
Questo comportamento ha portato a una mancanza di opzioni per gli utenti Apple in termini di smartwatch. Qualsiasi dispositivo di terzi non può notificare a iOS, limitando le possibilità. Gli smartwatch non Apple, quindi, devono richiedere l’apertura dell’app di companion sul telefono per sincronizzare che, di fatto, ne riduce l’usabilità.
Con l’obiettivo di favorire una maggiore scelta per i consumatori, il modello ecosistematico aperto di Android è visto come una soluzione più adatta. Gli utenti Android hanno la libertà di scegliere tra diversi smartwatch compatibili, mentre chi possiede un iPhone si ritrova limitato all’Apple Watch.
Le vere conseguenze delle nuove normative sulla futura evoluzione di iOS e dell’ecosistema di prodotti di terze parti rimangono incerte. Tuttavia, ciò è sicuramente un passo verso una maggiore apertura e integrazione nel campo tecnologico europeo.