Con l’avvento delle tecnologie di localizzazione, Google ha recentemente annunciato aggiornamenti significativi alla sua rete “Trova il mio dispositivo” per Android, promettendo di individuare gli oggetti smarriti con una rapidità quadrupla rispetto alla fase iniziale. Questa notizia è di grande importanza, soprattutto per gli utenti che avevano riscontrato alcune difficoltà nell’efficienza della rete all’inizio della sua implementazione.
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L’accelerazione della rete Trova il mio dispositivo
Il miglioramento nella velocità della rete “Trova il mio dispositivo” è un passo fondamentale per Google, che si era accorta che il suo servizio non stava raggiungendo le stesse performance dei competitor come Apple e Samsung. Quando il servizio è stato lanciato, sono emerse segnalazioni di ritardi e di tracciamenti non del tutto affidabili. In risposta a queste problematiche, Google ha implementato modifiche significative agli algoritmi utilizzati per il funzionamento della rete. Grazie a queste ottimizzazioni, gli oggetti smarriti possono ora essere localizzati quattro volte più rapidamente.
Un aspetto chiave di questo miglioramento è come i dispositivi Android nelle vicinanze scansionano per individuare i tracker Bluetooth. Google ha modificato le impostazioni di scansione, aumentando la frequenza e la durata della ricerca per i dispositivi. Questo porta a comunicazioni più veloci e a aggiornamenti di posizione più rapidi nell’applicazione. Inoltre, gli utenti che hanno fatto il passaggio alle impostazioni di privacy più permissive, consentendo la localizzazione in tutte le aree, hanno contribuito a migliorare ulteriormente l’efficacia della rete. Questo cambiamento è stato sollecitato da Google lo scorso anno e sembra che abbia avuto un impatto positivo sull’efficienza della rete.
Il ruolo di Ultra-Wideband nella sperimentazione
Google ha anche comunicato che ulteriori informazioni sul supporto della tecnologia Ultra-Wideband saranno condivise a breve. Questa tecnologia innovativa permette al telefono di puntare direttamente verso un oggetto smarrito quando ci si trova nelle vicinanze, fornendo sia la distanza che la direzione esatta. Attualmente, solo il Moto Tag tracker è dotato di UWB all’interno della rete Android, mentre modelli di punta come Pixel 6 Pro, 7 Pro e 8 Pro hanno già il chip integrato. L’integrazione del supporto UWB sarebbe un ulteriore salto in avanti, poiché renderebbe i tracker Android un’opzione più allettante per la ricerca di chiavi o borse smarrite.
La competizione sul mercato della localizzazione
Google si trova a competere in un settore dominato da Apple e Samsung, ognuno con il proprio sistema di tracciamento: Apple con il suo ampio network “Find My“, che utilizza milioni di dispositivi Apple e UWB per trovate precise con gli AirTags; e Samsung, con SmartThings Find e i suoi SmartTags dotati di UWB. L’enorme numero di dispositivi Android distribuiti in tutto il mondo offre a Google un vantaggio significativo, ma è essenziale che la rete funzioni in modo veloce e affidabile. Il recente incremento di velocità dei servizi rappresenta un passo importante verso l’ottimizzazione della rete, che potrebbe rivelarsi cruciale per la conquista di una fetta più ampia del mercato della localizzazione degli oggetti smarriti.
In un contesto in cui la tecnologia di localizzazione sta rapidamente evolvendo, Google dimostra di prendere sul serio le esigenze dei suoi utenti, cercando di rendere la sua rete sempre più competitiva. Con l’attuale evoluzione e le potenzialità future, gli utenti di Android possono attendere con interesse i prossimi sviluppi.