Parliamo di Android One, un progetto di Google molto interessante soprattutto perché nel corso degli anni (è un sistema con già quattro anni di attività sulle spalle) ha mutato profondamente i suoi obiettivi e tanto ancora potrebbero cambiare diventando molto interessante anche per noi. Android One, infatti, nasce come programma per far crescere il sistema operativo di Google, offrendo a tutti quei mercati emergenti privi di dispositivi dalle caratteristiche e le prestazioni tecniche elevate, una variante di Android più leggera, fluida e pulita. Come sempre quando si parla di tecnologia e digitale le cose mutano in maniera rapida, anche molto rapida e il futuro di Android One potrebbe essere molto diverso. Ma andiamo con ordine.
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Cos’è Android One
Per definire Android One partiamo dalla descrizione che ne fa Google sulla pagina dedicata a questo sistema operativo. Qui si legge: “Progettato da Google. Intelligente, sicuro e semplicemente fantastico. Android One porta le ultime innovazioni basate sull'intelligenza artificiale e le protezioni di sicurezza.”
La storia di questa versione del sistema operativo di Android racconta un po’ il fermento e le tensioni di mercato nel settore mobile che abbiamo vissuto in questi anni. Come tutti i grandi produttori anche Google ha puntato, da una parte, a realizzare device top di gamma con caratteristiche tecniche pazzesche, ma allo stesso tempo ha dovuto riconoscere che una buona (ed economicamente significativa) fetta di mercato cerca modelli semplici, privi di tanti “fronzoli” e che puntino alla stabilità, all’efficienza e ad un prezzo che sia sostenibile per le loro tasche. Il più delle volte, infatti, gli smartphone top di gamma sono fuori portata per la stragrande maggioranza degli utenti che, quindi, devono virare le loro attenzioni su altri modelli.
A conferma di questa ricerca di device più concreti e meno rivoluzionari, è interessante registrare come da diverse ricerche gli utenti dichiarano di preferire Android Stock alle MIUI personalizzate. Quando acquistiamo un nuovo smartphone abbiamo davanti a noi una serie infinita di funzionalità, app e personalizzazione, ma poi realmente quelle che si utilizzano sono sempre le stesse e sono quelle su cui gli utenti concentrano i loro interessi.
A cosa serve
Come abbiamo visto lo scopo di Android One era quello di offrire smarthone di fascia bassa e media, con un sistema operativo pulito fino all’essenziale, a tutti quei mercati emergenti. Una delle caratteristiche principali di questa versione riguarda gli aggiornamenti con una maggiore frequenza e stabilità. La garanzia è quella di aggiornamenti che vengono rilasciati in tempi molto ridotti rispetto alle tempistiche tradizionali e con un accordo con i vari partner che utilizzano One per rilasciare aggiornamenti per almeno diciotto mesi dal lancio dello smartphone.
Quali smartphone utilizzano Android One
Ad oggi Android One è una grande opportunità sulla quale Google sembra voler puntare andando quindi a valorizzare e soddisfare le esigenze di quella fascia di mercato che cerca smartphone veloci e affidabili, pur non essendo dei top di gamma. Per l’Italia gli smartphone oggi acquistabili e che già utilizzano Android One sono lo Xiaomi Mi A1, il Motorola Moto X4, l’HTC U11 Lite, il Nokia 6 2018, il Nokia 7 Plus e il Nokia 8 Sirocco.
Molti dei nuovi modelli pensati appositamente per questo nuovo corso del sistema operativo One li vedremo nel corso del Mobile World Congress 2019 che si terrà a Barcellona dal 25 al 29 febbraio del prossimo anno.
Le differenze con Android Go
Infine non bisogna dimenticare di parlare anche di Android Go. Questa variante del sistema operativo di Google non va confusa con Android One, trattandosi di due prodotti diversi con due filosofie ben distinte. One, come abbiamo visto, è la versione pulita del sistema operativo, mentre Android Go è una versione ridotta, con alcune limitazioni e l’utilizzo delle versioni lite delle principali applicazioni. Per Android Go sono disponibili applicazioni sviluppate appositamente per questa realtà (Maps Go, Assistant Go, Gmail Go, eccetera) in modo da occupare poco spazio e utilizzare poche risorse.
Con One e Go è evidente come il futuro di Google, prima ancora che nella produzione di smartphone, passi attraverso lo sviluppo di realtà software più leggere e pensate appositamente per le esigenze degli utenti di fascia media. Molte novità potrebbero arrivare nei prossimi mesi sia in termini di smartphone che supportano questo sistema operativo sia in termini di cambiamenti e integrazioni nell’ecosistema di Google.