Accuse di discriminazione salariale: Apple sotto inchiesta per differenze di stipendi tra uomini e donne

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Un'importante questione legale coinvolge Apple, con accuse di discriminazione salariale nei confronti delle donne. L'azienda è stata citata in giudizio con l'intento di avviare una possibile class action, che mette in discussione le politiche salariali adottate da Apple, ritenute favorevoli agli uomini rispetto alle donne che svolgono lavori simili. La Corte Superiore della California, mercoledì, ha emesso un'ordinanza che rifiuta in gran parte le richieste di Apple per annullare queste accuse e sospendere diverse rivendicazioni di gruppo.

La decisione del giudice e le implicazioni per i dipendenti

Il giudice Ethan P. Schulman ha stabilito che la causa ha rilevanza significativa e potrebbe coinvolgere migliaia di attuali ed ex dipendenti femminili di Apple. Secondo le dichiarazioni di Joseph Sellers, legale che rappresenta le donne che hanno avviato la causa, si tratta di un caso cruciale per la vita lavorativa di numerose donne. Le pretese avanzate dalle querelanti mettono in luce che le politiche retributive di Apple ricorrerebbero a giustificazioni ingiustificate riguardanti le disparità salariali per singole lavoratrici.

Le accuse di disparità salariale e le politiche di Apple

Le accuse presentate dal gruppo di lavoratrici fanno riferimento a tre presunti protocolli interni che avrebbero contribuito a consolidare e ampliare le differenze salariali tra i generi. A quanto pare, Apple adotterebbe un metodo per determinare gli stipendi iniziali basato su salari pregressi e aspettative salariali. Le pratiche di valutazione delle prestazioni, inoltre, sembrerebbero favorire gli uomini penalizzando le donne, nonostante il fatto che entrambi possano adottare comportamenti simili. Infine, vi è l'accusa che le revisioni relative ai talenti della compagnia portino a una retribuzione maggiore per gli uomini rispetto alle donne con livelli di capacità simili.

Riflessioni del giudice sulla centralizzazione delle decisioni salariali

Schulman ha fatto notare che accettare le argomentazioni di Apple, secondo cui le disparità salariali tra singoli dipendenti non rappresenterebbero un modello comune, equivarrebbe a negare la possibilità di certificare una class action in base all'Equal Pay Act della California. Il giudice ha affermato che le dimostrazioni presentate dalle querelanti suggeriscono che le decisioni salariali siano centralizzate e parte di una politica aziendale che, sebbene superficiale, perpetuerebbe ingiustizie consolidate nel sistema salariale di Apple, portando a una retribuzione inferiore per le donne rispetto agli uomini che svolgono mansioni equivalenti.

La decisione del giudice Schulman segna un potenziale punto di svolta per le politiche aziendali di Apple e per la lotta contro le disuguaglianze salariali nel mondo del lavoro, evidenziando la necessità di un cambiamento per garantire equità tra i dipendenti, indipendentemente dal genere.

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