Accordo tra HP e clienti: la questione delle cartucce non-originali trova una soluzione legale

Il tribunale della California approva un accordo tra HP e clienti che contestavano aggiornamenti del firmware, sollevando interrogativi sui diritti dei consumatori riguardo all’uso di inchiostro non originale.

La recente decisione del tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Nord della California ha portato a un accordo significativo tra HP e alcuni dei propri clienti. Questi ultimi avevano intentato una causa contro l’azienda a causa di aggiornamenti del firmware che impedivano l’uso di inchiostro e toner di marche diverse. La questione ha sollevato preoccupazioni sul diritto dei consumatori di utilizzare prodotti non originali nei propri dispositivi.

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La causa contro HP e le accuse di mala gestione

Nel dicembre 2020, due entità, Mobile Emergency Housing Corp. e Performance Automotive & Tire Center, hanno presentato una causa collettiva contro HP. Le accuse includevano l’asserzione che l’azienda costringesse gli utenti a utilizzare esclusivamente forniture di inchiostro e toner HP. Questo comportamento, secondo la denuncia, derivava dalla trasmissione di aggiornamenti del firmware, effettuati senza autorizzazione, sui dispositivi HP via Internet. Tali aggiornamenti avrebbero effettivamente bloccato l’uso di cartucce di concorrenti.

Nel mirino c’era un aggiornamento specifico rilasciato a novembre 2020. Le richieste iniziali includevano una dichiarazione del tribunale secondo cui le azioni di HP violavano la legge, un’ingiunzione per fermare gli aggiornamenti del firmware e il risarcimento di danni monetari. Così si esprimeva la denuncia: “Gli aggiornamenti del firmware di HP funzionano come malware, modificando il codice e compromettendo le capacità delle stampanti HP, rendendo le cartucce di fornitura concorrenti incompatibili.”

La posizione di HP e la sua difesa

HP ha definito l’uso di aggiornamenti per impedire l’uso di inchiostro e toner di terze parti come “Sicurezza Dinamica”. Questa terminologia ha lo scopo di giustificare la modifica delle funzioni della stampante come una misura di protezione. Tuttavia, esperti di sicurezza consultati hanno dichiarato che non esistono reali motivi di preoccupazione riguardo al fatto che gli utenti delle stampanti possano subire attacchi informatici attraverso l’inchiostro. Nonostante queste affermazioni, HP ha continuato a fare valere la sua posizione.

Dopo anni di contenzioso, nel mese di agosto 2024, è emerso un accordo tra HP e i querelanti, che è stato ufficialmente approvato dal giudice Susan Van Keulen.

I termini dell’accordo e implicazioni future

Come previsto dall’accordo, HP non ammette di aver commesso alcun illecito e non prevede di fornire alcun risarcimento finanziario ai clienti colpiti dall’aggiornamento del firmware di novembre 2020. Tuttavia, l’azienda ha accettato di corrispondere un compenso di 5.000 dollari ciascuno a Mobile Emergency Housing Corp., Performance Automotive & Tire Center e David Justin Lynch, quest’ultimo aggiunto successivamente alla causa, per compensare i servizi forniti a favore delle classi coinvolte. Oltre a ciò, HP si impegna a pagare 725.000 dollari in spese legali e onorari.

Questo accordo potrebbe avere ripercussioni importanti sul modo in cui le aziende di tecnologia gestiscono gli aggiornamenti del firmware e l’uso di componenti non originali, ponendo un’importante questione sui diritti dei consumatori nel mercato delle stampanti e degli accessori.

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