Con la Insider Preview Build, Microsoft ha lanciato una nuova e interessante funzione denominata Windows Sandbox. Questa feature è liberamente scaricabile e, come vedremo, si tratta di una novità piuttosto entusiasmante per chi possiede Windows 10.
Sandbox di Windows è una sorta di ibrido tra app e macchina virtuale. Questa funzione ti consente di avviare rapidamente un sistema virtuale "pulito", una sorta di copia del tuo corrente del tuo sistema operativo in cui puoi testare programmi o file in un ambiente protetto isolato dal tuo sistema principale. Quando chiudi la sandbox, di fatto distruggi tutto quello che è stato effettuato al suo interno. Nulla può passare dalla sandbox all'installazione principale di Windows.
Windows Sandbox: come scaricare questa VM
Attualmente, l'unico modo per utilizzare Sandbox è quello di unire il programma Windows Insider e dargli priorità a livello di aggiornamenti. Va comunque detto che non dovresti farlo sul tuo PC principale. Essendo un aggiornamento ancora instabile, potrebbe causare la perdita di dati, crash o altre brutte sorprese.
Una volta installato Insider build 18305 (o successivo), l'installazione e l'avvio di Sandbox è un processo semplice.
Prima fase: assicurarsi che la virtualizzazione sia abilitata
Innanzitutto, è necessario assicurarsi che la virtualizzazione sia abilitata nel BIOS del sistema. Di solito è così di default, ma c'è un modo semplice per controllare. Attiva Task Manager premendo Ctrl - Maiusc - Esc e quindi vai alla scheda Prestazioni. Assicurati che la voce CPU indichi Virtualizzazione: abilitata. Se la virtualizzazione non è abilitata, dovrai abilitarla nelle impostazioni del BIOS del tuo PC prima di continuare.
Seconda fase: attivare la virtualizzazione nidificata se si sta eseguendo il sistema host in una macchina virtuale
Se stai testando già la build Insider di Windows in una macchina virtuale e vuoi testare Sandbox in quella VM, dovrai fare il passo extra di attivare la virtualizzazione nidificata.
Per fare ciò, avviare PowerShell nella versione di Windows in esecuzione all'interno della VM e quindi digita il seguente comando:
Set-VMProcessor -VMName <VMName> -ExposeVirtualizationExtensions $ true
Ciò consente alla versione guest di Windows nella VM di esporre le estensioni di virtualizzazione in modo che Windows Sandbox possa utilizzarle.
Terza fase: abilitare la funzione Sandbox di Windows
Dopo esserti assicurato che la virtualizzazione sia abilitata, attivare la funzione Sandbox di Windows è un gioco da ragazzi. Per farlo, vai su Pannello di controllo - Programmi - Attiva o disattiva funzionalità Windows. Nella finestra Funzioni di Windows, abilita la casella di controllo Windows Sandbox. Infine fai clic su OK e quindi riavvia il sistema operativo.
Quarta fase: l'avvio vero e proprio
Dopo il riavvio di Windows, puoi trovare Windows Sandbox direttamente dal menu Start. Digita Windows Sandbox nella barra di ricerca o scorri il menu e fai doppio clic sull'icona. Quando il sistema operativo ti farà la richiesta di ottenere i privilegi amministrativi, acconsenti.
Dovresti quindi vedere una replica vicina al tuo sistema operativo attuale. Naturalmente vi sono alcune sostanziali differenze: si tratta di un'installazione pulita di Windows, quindi vedrai lo sfondo predefinito e nient'altro che le app predefinite fornite del sistema operativo.
Il tuo OS virtuale viene generato dinamicamente dal tuo sistema operativo Windows principale, quindi eseguirà sempre la stessa versione di Windows 10 in uso e sarà sempre aggiornato. Quest'ultimo fatto è particolarmente piacevole, poiché una VM tradizionale richiede il tempo necessario per aggiornare il sistema operativo autonomamente.
Come usare Windows Sandbox
Se hai già avuto a che fare con delle macchina virtuali prima di ora, noterai come Windows Sandbox sia estremamente facile da usare. Puoi copiare e incollare i file direttamente nella Sandbox come qualsiasi altra VM, anche se non esiste (almeno per il momento) una vera e propria funzione drag'n drop. Una volta che il file si trova nella Sandbox, puoi procedere normalmente, installandolo in un ambiente sicuro ed isolato. Nota bene: se si elimina un file in Sandbox non si passa al cestino. Esso infatti viene eliminato in modo permanente.
Una volta terminati i test, puoi chiudere Sandbox come qualsiasi altra app. Questo distruggerà completamente ciò che è al suo interno, comprese le eventuali modifiche apportate al sistema operativo e ai file copiati. Microsoft è comunque stata abbastanza gentile da fornire prima un avvertimento quando cercherai di chiudere Windows Sandbox. La prossima volta che avvierai la macchina virtuale, lo troverai nuovamente pulita e potrai ricominciare i test a tuo piacimento.
Windows Sandbox, rispetto ad altre macchine virtuali, ha un dispendio minore di risorse. Anche i computer meno potenti possono far girare senza troppi problemi questa app così interessante, consentendo di effettuare tutti i test del caso con la massima tranquillità.