I televisori CRT, un tempo dispositivi presenti in tutte le case, oggi sono diventati veri e propri oggetti da collezione.
Negli ultimi anni, soprattutto gli appassionati di retrogaming ed emulazione, sono alla costante ricerca di queste vecchie TV a tubo catodico, considerate la soluzione ideale per provare su hardware originale alcuni dei titoli che hanno fatto la storia dei videogiochi. In realtà, la di là del fascino della nostalgia, non vale la pena acquistare uno di questi dispositivi.
In questo articolo ti spiegheremo perché non dovresti andare in giro per i mercatini dell’usato per accaparrarti un prodotto di questo tipo, prediligendo invece un dispositivo più recente.

Indice dei contenuti
1- CRT e retrogaming? Occhio alle fregature nei mercatini
Dopo le TV CRT il mercato dei monitor ha visto l’avvento degli schermi LCD e poi dei più moderni display OLED.
Poiché la tecnologia di cui stiamo parlando non viene più prodotta, il mercato dell’usato ha risposto alla domanda nel modo più logico possibile, ovvero aumentando i prezzi. La scarsità di questi schermi non ha fatto altro che elevare il loro costo e, se fino a poco tempo fa potevi trovare dei televisori in discarica, oggi li dovrai pagare decine e decine di euro.
Così come altri dispositivi vintage, anche queste TV hanno raggiunto prezzi folli. Pensa a vinili, cassette e soprattutto vecchie console. I collezionisti sono pronti a svuotare il conto in banca per accaparrarsi i modelli più rari.
E calcola anche che non tutti i CRT sono adatti al gaming. I CRT a schermo piatto, per esempio, sono una scelta sbagliata in quanto possono distorcere l’immagine sul bordo del display. Ciò è molto fastidioso per i giochi 2D.
La scarsità può anche rendere più difficile mettere le mani su un modello integro. Trovare un pezzo ormai raro come il Sony PVM, apprezzato per le sue risoluzioni più elevate rispetto agli altri modelli dell’epoca, è più facile a dirsi che a farsi.
2- Ingombro esagerato

I vecchi televisori CRT, a dispetto dell’età, in alcuni casi offrono una qualità abbastanza elevata. Livello di nero eccellenti, nitidezza e altri caratteristiche che rendono teoricamente questa soluzione apprezzabile per un videogiocatore. Le dimensioni, però, restano un limite troppo grande per non essere valutato.
Al di là dello spessore, anche una TV da 19 pollici, a causa delle tante componenti interne, tende ad avere un peso enorme. Calcola anche che mano che lo schermo diventa più grande, aumenta anche la sporgenza sul retro. Questo è un problema se hai poco spazio a disposizione. Nel caso di 27 pollici o più, con tutta probabilità avrai grandi difficoltà a muovere il televisore da solo.
Anche la dimensione massima dello schermo è una pillola difficile da ingoiare rispetto ai display moderni. Oggi display da più di 60 pollici hanno pochissimi centimetri di spessore e si reggono su supporti a muro. Il rapporto tra peso e dimensioni, di fatto, è un enorme svantaggio.
Valuta poi anche l’aspetto estetico:mentre alcuni CRT hanno un’eleganza senza tempo, molti altri non ce l’hanno. Alla fine potresti ritrovarti con un vero e proprio cassone in salotto. Sei sicuro che ne valga la pena?
3- OLED è meglio
Se il passaggio tra CRT e LCD talvolta non è stato un salto di qualità così netto, con i moderni OLED è tutto molto diverso.
Per qualità dell’immagine, quest’ultima tecnologia surclassa i vecchi tubi catodici sotto molti punti di vista. Se è vero che le proprietà luminose del fosforo hanno un loro fascino, gli OLED sono una soluzione più vantaggiosa.
Calcola anche che puoi fare molto con il segnale di una vecchia console per sfruttare al meglio l’hardware originale su un display moderno. Se desideri arrivare quasi alla perfezione, puoi affidarti a uno scaler video per aumentare la risoluzione dei segnali video, più adatta alle TV moderne. Questi dispositivi possono costare centinaia di euro, ma offrono un risultato più che apprezzabile se sei un fanatico del retrogaming.
Se stai cercando di giocare alla maggior parte dei tuoi vecchi giochi tramite emulazione, c’è un simulatore CRT che può ridurre la sfocatura del movimento del 50% su un pannello da 120 Hz che ora è integrato in RetroArch. Anche i filtri che aggiungono linee di scansione artificiali possono ricreare l’effetto visivo legato alle vecchie TV.
4- Potrebbero esplodere da un momento all’altro

I CRT non sono letteralmente a rischio esplosione, ma potrebbero smettere di funzionare da un momento all’altro. Questa tecnologia è affidabile, anche più degli LCD, ma non sono destinati a durare in eterno.
Non solo: calcolando che molto probabilmente avrai a che fare con un modello usato, il suo ciclo vitale sarà ridotto già in partenza. Che ci piaccia o no, il tempo passa e la tecnologia dei CRT è ormai destinata ai musei.
Ciò significa che ci sono meno componenti di ricambio in giro per risolvere e meno tecnici capaci svolgere le eventuali riparazioni. Oltre a ciò, molti dei problemi non possono essere risolti.
In particolare, non esiste una soluzione per il burn-in, che si verifica quando i fosfori si degradano a causa di un’usura non uniforme. Ciò può accadere quando un display visualizza la stessa immagine per molto tempo ed è anche un problema con i moderni display OLED. A tal proposito puoi affidarti ai cari e vecchi screensaver, ma considera che una volta che si verifica questo fenomeno, non potrai più recuperare la TV.
Il burn-in non è l’unico deterioramento a cui questa tecnologia è soggetta. Il fenomeno noto come pincushion distortion può causare la deformazione di alcune parti dello schermo. A volte questo può essere risolto sostituendo le parti difettose, ma è anche un segno che il CRT è invecchiato a tal punto che anche altri componenti potrebbero presto abbandonarti.
5- L’emulazione odierna può fare a meno dei CRT
Inutile girarci attorno, l’emulazione e il retrogaming sono una passione per tantissime persone. Se hai un minimo dimestichezza del settore, sai bene come sul mercato stanno fiorendo retro console più o meno valide.
Queste, così come i comuni emulatori, possono fare a meno dei CRT, e sono incredibilmente comodi. Ti basta una microSD per conservare migliaia e migliaia di titoli e, con una retro console o uno Steam Deck puoi avere sempre a portata di mano i tuoi giochi preferiti.
Gli emulatori ti permettono di salvare le partite (anche su piattaforme dove non era possibile farlo) e di gestire una quantità di impostazioni impressionati.
Il discorso di base è: se non hai più tra le mani cartucce e floppy, perché dovresti affannarti a ricercare un CRT?
Ovvio che esistono delle potenziali eccezioni. Se un conoscente di regala un Sony PVM o una TV in buone condizioni, potresti pensare di completare il tuo angolo retrogaming con tale cimelio.